01 gennaio 2007

Il Passaggio: ultime ore 2006/prime ore 2007

Eccolo, è giunto il 2007!
Tutto nuovo, tutto fresco...
Iniziato in modo "speciale"... Non perchè sia accaduto chissà cosa, la particolarità gliela voglio dare io, e viene da dentro di me!
Negli ultimi anni, comincio a scoprirlo, ero andata chiudendomi. Forse un processo naturale, una parte comunque della mia indole. Lo yin e lo yan, la vita e la morte, il bianco e il nero, la buddità e l'oscurità, aspetti che esistono contemporaneamente. Le due facce di una stessa medaglia. Forze contrarie eppure impossibili da scindere: non può esistere la vita senza la morte, non può esistere la morte senza vita. Il secondo caso è più comprensibile, il primo di meno. Ma immaginiamo una vita che non finisce mai, mai, mai. Allora neppure si invecchierebbe. Si nascerebbe e basta? No, la vita senza morte, senza un sonno, senza una pausa, uno spartiacque, sarebbe una condanna! Una specie di prigione. Ne parlo pensando a me, alla mia vita, non alla vita di persone care che vorrei per sempre presenti vicino a me!
Comunque è così!
La vita è eterna, nell'universo, nel cosmo: il corpo muore... Ma il "sè" rinascerà. Anche se non possiamo riconoscere o ricordare... Eppure a volte accade di sentire risuonare un richiamo, di comprendere un legame che va oltre il presente. Spesso si tende ad ignorare, per non farci spaventare da ciò che non comprendiamo e vogliamo rendere meno complicato, più semplice, razionale, leggibile.
Ho divagato, persa nel cosmo e nella vita eterna...
Il mio 2007 è iniziato in modo "speciale". Dalla chiusura all'apertura.
La scelta dei miei ultimi San Silvestro è stata sempre quella di restarmene al di fuori del caos, delle feste forzate, dei brindisi sorridenti ma di cliché, di quell'euforia estranea, da farsa, come una maschera da porsi prima di salire sul palcoscenico e recitare la parte fissata all'ora in punto, per quel giorno in punto!
Ultimi San Silvestro di svariati anni. Organizzata nella mia intimità, tra scrittura, film, libri. Aspettando che il caos esterno si acquietasse, senza alcuna tristezza, ma serenamente con me stessa.
Anche quest'anno pensavo andasse così.
Oppure... mi ero detta, se mi capita qualcosa all'ultimo momento, potrei "buttarmici"!
E... voilà! La cosa è capitata veramente!
Per caso, un vero caso... E sono andata ad una festa con una ragazza che conosco appena, in mezzo a perfetti sconosciuti!
E così ho scoperto un'altra me stessa. Da dove è uscita? Era qui, fa parte di me, perchè io lo so che sono anche così, ma con il timore di esserlo.
Una casa piccolina, ma affollatissima! E continuava ad arrivare gente, che portava cibo, prelibatezze, e lo spazio era poco, e non si sapeva più dove mettere la roba, ed era talmente tanta, che era in abbodanza perfino per noi folla che ci stipavamo lì dentro!
La cosa divertente, vivace, allegra, era che lì un po' tutti eravamo degli imbucati ! Le persone che si conoscevano fra loro erano poche, e mi sono ritrovata a parlare con una ragazza di Napoli che vive a Roma ma ha vissuto a Milano (e dice che le piace di più di Roma!!), una di Torino-Taormina che ora vive a Roma, un altro ragazzo di Napoli che da 6 anni vive a Londra, poi c'era una di Venezia, un'altra di Avellino che era la vicina della porta accanto!
E il cibo rispecchiava la regionalità degli invitati, perfino un kuskùs preparato da una certa mamma di qualcuno, di Ustica!
Sto dilungandomi in questi particolari perchè la cosa che mi faceva tanto ridere dentro di me, è che mi sembrava di stare in un blog!
Luogo internazionale, dove con una battuta bastava avvicinarsi ad una persona, iniziare a scambiare informazioni sulla propria e altrui vita...
Inutile dire che ovunque, a catena di montaggio, si vedevano dita febbrili lavorare attorno a cartine e tabacco, poi fiumi di vino...
e alla mezzanotte sulla terrazza dell'ultimo piano! Con bottiglie, bicchieri, cappotti, accendini, cartine, tabacco... (odiando sentir freddo, sarei volentieri rimasta in casa! Ma qualcuno già mi guardava con fare interrogativo per il mio immobilismo davanti alla smobilitazione generale...)
Mi sono divertita! Partecipavo con allegria... Un cambiamento interiore che bastava ad entusiasmarmi! Non mi sentivo a disagio, fuori posto, esclusa! (Ah, questa mia maledetta sensazione di sentirmi esclusa, che spesso mi ha indotto ad autoescludermi!)
Il conto alla rovescia! Ho aggiunto la mia voce al coro, nell'eccitazione che mi ha contagiato tra quelle persone sconosciute, e...buum, lo scoppio dello spumante! I brindisi di tutti, senza tintinnìo di vetri, nello scontro tra bicchieri di carta.
Molti si baciavano... "Auguri! Auguri!"...Lì mi guardavo attorno, e restavo perplessa, pensando che non era granchè di buon auspicio che non avessi nessuno da baciare, occorreva, eh sì! Almeno per porre una causa positiva in questo nuovo anno... Qualche attimo, minuto, istante ancora, e improvvisamente un uomo o un ragazzo, insomma, uno che non conoscevo, mi viene incontro con la bocca protesa: "Auguri!", mollandomi due baci sulle guance!
Oh! "il primo bacio". L'ho esclamato, sì, ad alta voce!
Subito dopo la mia amica si gira e me ne molla un'altro (fino a quel momento aveva avuto la bocca impegnata con altri baci, di altro tenore..).
A quel punto anch'io ho mollato un paio di baci in giro!
E poi bevi, e ribevi, il ripasso dei bicchieri vuoti, riempiti per merito di mani premurose che si aggiravano con bottiglioni, pronte a mescere... Fra le chiacchiere e le risate, lo spostamento perpetuo delle persone da un punto all'altro della terrazza, mi ritrovo a parlare con un ragazzo, un bel ragazzo! Aveva l'aria sognante, e il sorriso altrettanto, ma lui diceva di non essere particolarmente sballato, mah!
Insomma, nei fumi dell'alcol mi sono lasciata trasportare in un discorso che via via mi catturava, fra i suoi occhi, l'intrigante feeling che percepivo, l'argomento che verteva sulla scelta tra arte e lavoro di routine...ed anche se stavo gelando su una terrazza che ormai era quasi deserta, continuavo imperterrita a seguire il filo dei nostri pensieri...
Arrivo di altre persone, nuove mescite e battute, cellulari che squillano, il ragazzo che si allontana interloquendo col suo telefonino, e io scendo in casa a riscaldarmi.
La conclusione è quella di una certa favola: Cenerentola di lì a poco lascerà la festa, la carrozza è giunta a prelevarla, e scendendo per delle scalinate sdrucciolevoli, dovrà stare attenta a non scivolare per non finire a gambe all'aria e perdere lo stivale, invece della scarpetta!

E' stato bello concludere l'anno in modo inaspettato, vivace e spensierato e iniziarne un altro così! Con un sorriso di apertura verso il nuovo, verso lo scambio, verso ciò che non si conosce: il futuro, appunto!
Buona strada lastricata a tutti! Verso un verde speranza, per la vita preziosa di ciascuno...per un mondo dove ogni conflitto si spenga! E in cui si sappia accogliere la diversità perchè essa arricchisce, e può creare gioia, se non ci si chiude diffidenti, allontanando e respingendo!

9 commenti:

Cilions ha detto...

Eppoi hai sentito la mia voce!!!!!
mica bruscolini!?! ;)

assunta altieri ha detto...

...e tanti auguri!
Complimenti, bellissimo racconto. Sulla particolarità del momento che dire? Ti capisco.
Sembra piatto, banale, inutile...ma in realtà è proprio stato il mio primo pensiero: ti capisco. Il che, da un lato può tristemente voler dire che sono piatta, banale e inutile. O semplicemente che ho letto nelle righe e fra le righe un'emozione che ho sentito.
A me è accaduto lo scorso anno. Per una serie di motivi mi ero organizzata per passare l'ultimo dell'anno sola a casa. Mi ero perfino procurata una bottiglia di champagne, che per una quasi astemia come me era una piccola ribellione. Sapevo che avrei bevuto da sola, ma sapevo anche che avrei bevuto. Sarebbe bastato un secondo bicchiere per mandarmi fra le generose braccia di Morfeo, ma sapevo che avrei bevuto.
E invece, come nei peggiori film/commedia americani, ecco la coppia amica che arriva a casa, si pianta sul divano, si prende la briga di tirar fuori qualche abito costringendo a sceglierne uno e a indossarlo e... ed eccomi in una casetta di campagna, con tanto di camino acceso, tavolata per venticinque persone che naturalmente non conoscevo, odiosissimi balli latino-americani che improvvisamente mi sentivo di ballare. E a mezzanotte la cagnara di baci e abbracci. Persone che per lo più non ho rivisto. Le prime a baciarmi, abbracciarmi e sedurmi con la loro allegria e poi perse nei meandri di un anno rincorso ora per ora, con giorni che non bastavano mai a se stessi.
Tanti auguri...e chi se ne frega se è banale.
Ciao.

danDapit ha detto...

@Francesco!!
E poi ho sentito la tua voce!
Mannaggia..., ce lo volevo scrivere, una settimana fa, quando l'ho salvato fra le bozze (pensando che era da ultimare)!
Oggi l'ho solo ripreso, aggiustando i colori, qualche frase, e l'ho postato! Così mi sono dimenticata questo "elemento" che è invece assolutamente parte integrante della mia fine con inizio!
Eh eh, il 2007 è iniziato conoscendo le nostre voci! Mica bruscolini!!! .^____^.

@Assu
Grazie di essermi venuta a tovare!
E grazie per i complimeti!
...Sai che c'è? Sarà che mi sono spurgata in questi ultimi anni dalla sensazione di baldoria forzata, sarà anche che non conoscevo nessuno, perciò ero priva di aspettative di qualsiasi genere e dinamiche umane già innescate, sarà che ero nel più completo spirito d'avventura, ma mi sono divertita! E me ne resta proprio un bel ricordo!
Fresco e giovane!
Alla prossima Assu! ;o]

Anonimo ha detto...

Che dire? Lo scorso capodanno mi trovavo a casa con i miei e qualche linea di febbre..decisamente molto meglio quest'anno! Ho partecipato anch'io, come ben sai, ad una festa da "imbucata" e devo dire che nn è male per niente. Anzitutto nn conosci nessuno ( forse solo la persona che ti ha proposto l'imbucata) e quindi nn devi farti paranoie sul fatto che la tua amica "serbelloni mazzanti vien dal mare" o "vatte la pesca" noti che sei ingrassata di qualche kg o che hai messo su pancietta. NN devi rendere conto a nessuno o dimostrare niente. Sei un imbucata e basta. Tutto ciò che occorre fare è sguinzagliare un sorriso multicolor e fascinoso e cercare di nn dare troppo nell'occhio in quanto a consumo di cibo altrimenti penseranno a quello come al motivo principale della vostra presenza.
Dunque disinvoltura e sorrisi..chiacchere frivole con tutti con l'aiuto di un drink sempre a portata di mano.
Poi arriva mezzanotte, si festeggia, il brindisi, un po di baldoria e si torna a casa. Dismessa la minigonna e i tacchi sarà bellissimo ritrovarsi ingolfati in un pigiama di pile e nei calzettoni del vostro prozio cosacco vissuto durante la prima guerra mondiale. Il giorno dopo, stordite, forse nn ricorderete molto della festa a causa degli eccessi alcolici ma ripensando a quella serata un sorriso enigmatico e pacifico fugherà ogni dubbio..vi siete davvero divertite!
Il mio parere è che ci sono 364 giorni all'anno per restare a casa la sera a leggere un buon libro ( ottimo programma!) ma la sera di capodanno è bello concedersi qualcosa di diverso ed entrare nel nuovo anno insieme a gente anche sconosciuta!

danDapit ha detto...

ANGHEL,
mi fai morir!
Che pigiama ti sei messa la mattina del 1° per andare a nanna?
Quello del prozio cosacco?
Non è vero!!! Era un bellissimo pigiamino che ti ho invidiato, me lo ricordo!
Ah, e tu che parte avevi nella carrozza da Cenerentola che mi prelevò? Il cocchiere sbraitava, e il fido nocchiero orientava...Senza di te, la rotta smarrita sarebbe stata!
Ah,ah!!
Tre imbucate in due posti diversi!
Sì, hai ragione: meglio così, che come l'avevo prospettato!
E poi: "Il giorno dopo, stordite, forse nn ricorderete molto della festa a causa degli eccessi alcolici..." ...ma in compenso, mentre starete sedute sul divano, a mezzoggiorno, vedrete uscire una Zombi dalla sua stanza...!!

Bellissimo questo tuo commento, tra le istantanee della realtà e della mia memoria!
Un bacione E gracias angheluzza!

sonia ha detto...

Dan la cosa più bella è avere come hai avuto la tu la forza di farti travolgere da una cosa che assolutamente non conoscevi! È la cosa più bella prendere e lasciarsi trascinare da altre persone. È come se fossi stata anche io li con te, leggendo questo racconto. E spero al più presto di incontrare una semi sconosciuta/o che mi trascini in via, in un divertimento con altri sconosciuti! è da un po' che non prov questa sensazione, e so di per certo che è bellissima!Che bel Capodanno Dan!;o)

Anonimo ha detto...

@SONIA
oggi arrivo al Pc tardi!
Grazie per questa tua partecipazione! ...E dire che la mia crisi mi aveva indotto a desistere dal pubblicare questo post! ...Sorgono dubbi nell'esporsi sul blog, e in questo caso mi sono colta nell'impressione di incentrarmi troppo su di me, pensando: sì, ma a chi legge che importa cosa ho fatto io il 31??
...Invece, ecco, sono contenta!
Ora mi fa piacere aver condiviso, e mi fa piacere aver sollecitato delle emozioni carine, positive!
Grazie mia dolce Sonia, e un bel vento inaspettato anche per te!!

rainbowsparks ha detto...

BELLO!
Brava!
Bis! Questo è un ottimo,proprio ottimo modo di cominciare l'anno!
A me,a suo tempo,ha portato fortuna!

danDapit ha detto...

Grazie Rainbow'!!
;O))