29 giugno 2008

- premessa -



"Non è vera felicità
se
non si può dividerla
con qualcuno"

Tolstoj

(le immagini sono tratte dal film di Sean Penn:
"Into the Wild",
le riflessioni sono infinite
e sono solo una premessa...)

17 giugno 2008

«V» come Valore, «D» come Denaro o Denti


Camminava veloce, girò l’angolo del palazzo e quasi si scontrò con un uomo che stava per svoltare il medesimo angolo in direzione opposta. Lo travolse lanciata nel suo incedere lesto e deciso.

- Oh, scusi! – esordì facendo un passo indietro mentre l’uomo istintivamente aveva sporto le braccia in avanti per fermarla.
S’aprì ad un sorriso per far dimenticare la propria irruenza e con uno sguardo veloce al volto dell’uomo Marilina era in procinto di riprendere il passo marziale. Le pupille misero però a fuoco lineamenti conosciuti e sul viso del travolto si dipinse un’espressione stupita.
- Marilina… Ciao!

- Ah, ma guarda un po’! Sei tu! …Ciao!

- Come stai?-, fu il duetto sonoro delle voci all’unisono.
Sorrisero, poi risero.
Si fissarono con una pausa, e Marilina riprese:
- Dai, che mi dici?
- Niente di nuovo, la vita che conosci… e tu? Novità? …Ti sei sposata?
- Ah, ah! Sempre uguale, sempre la stessa domanda!
- Non eri tu quella che voleva un compagno, ma non un amante?
- Uffa… sono anni che non ci si sente, e ricominci da dove abbiamo lasciato?
- Ok! Che mi racconti? Le solite cose anche tu?
- Le solite? Macchè, ho una vita in pieno caos, ne stanno succedendo di tutti i colori…

- Ah,davvero? Racconta!
- Ma che ti racconto? È troppo tempo che non ci si vede, non saprei che dirti! Da gennaio ad oggi sono stati mesi d’eventi caotici… forse perché è un anno bisestile? O magari perché agli auguri di mezzanotte del 31 dicembre ho risposto: «Sarà sicuramente speciale!». Da allora la mia vita s’è trasformata in zolle di terra rivoltate da un aratro!
- Cioè? Cose brutte o belle?
- Guai! Sai cosa significa doversi occupare di un’infinità di roba da rimettere a posto? Sospesi, soldi che mancano, conti da fare, soldi da trovare, pratiche amministrative… Insomma! Il mio genere d’interessi, no? Senza più avere un attimo di tempo per altro!
- Direi il tuo esatto contrario!
- Infatti! E siccome sono in ballo in questo marasma di cose saltate in aria, ho deciso anche di mettere a posto la mia casa, dopo 7 anni che non lavavo le finestre, e 10 anni che non svuotavo gli armadi da vestiti che non uso più! …Una rivoluzione!
- Beh… conoscendo le tue scarse doti di donna votata all’ordine e agli affari casalinghi, non ti ci vedo proprio!
- Già, non mi riconosco. Sento l’esigenza di fare spazio, riordinare, riorganizzare, ripulire! Pulire la vita! Ogni tanto occorre farlo… Chissà, ora che ci penso, forse tutto è iniziato a causa dal dentista… un anno fa…
- Il dentista? Strana causa per questo processo!
- Ah, ah! Strane definizioni le tue!
- Che c’entra il dentista?- Eh, c’entra eccome! Erano vent’anni che andavo dallo stesso dentista, vent’anni! E negli utimi ho avuto svariati problemi ai denti, carie e devitalizzazioni, antibiotici e notti in bianco per il dolore! Lui m’è venuto incontro economicamente, capirai, erano vent’anni che mi curava! Ebbene, un anno fa, mentre ero sdraiata sulla poltrona aspettando che l’anestesia facesse effetto per devitalizzare l’ennesimo dente, lui ha iniziato ad accarezzarmi una coscia all’altezza dell’orlo della minigonna.
- Beh, normale, tu vai dal dentista in minigonna!
- Sei il solito uomo qualunque! Mi vesto sempre così, erano vent’anni che ero sua paziente. Quel giorno improvvisamente ha tentato delle avances! …E mica si fermava! Prima ripeteva «Dai, che tanto ho i guanti… », poi, quando ho smesso di lottare con le mani nell’idea d’evitare d’incitarlo maggiormente respingendolo, s’è tolto il guanto e ha continuato aggiungendo: «Senti che pelle liscia…»

- … E poi?
- Poi niente! Mi sono raddrizzata sulla poltrona, chiedendogli dove fosse l’assistente, e in quel momento è entrata, lui ha subito fatto l’indifferente. Il risultato è stato che dopo vent’anni ho cambiato dentista, e ho scoperto che mi ha curata nel peggior modo… Ho rischiato di perdere i denti! Il nuovo dentista mi ha presentato un conto da prestito finanziario, ma da allora ho sanato la situazione. Chissà... Sarà che dalla bocca la rivoluzione s'è estesa fino a riprendere la guida di cose lasciate andare? Mi viene in mente una vecchia canzone: «Finchè la barca va, lasciala andare…», te la ricordi? È un modo d'agire pessimo. Improvvisamente s'affonda! Così per la situazione economica e così per la Reggia degli acari dentro casa mia!


- Ah, ah! … Poi? …Tutto qui? Dentista e polvere?

- Oh, ma cosa vuoi che ti racconti in cinque minuti dopo tanto silenzio? Troppa distanza, non c’è gusto, in fondo a te che può importare dei fattacci miei?

- Potremmo rivederci una sera… Una birretta e quattro chiacchiere…


- Grazie! Carino l’invito, ma in questo caso cito il mio attuale dentista: «Chi non ha pane ha denti, e chi ha denti non ha pane».

- Non ti seguo…
- Preferirei avere denti e pane. Vedere te significa o non avere denti, o non avere il pane!
- Non sei affatto gentile, il mio era un invito affettuoso.
- Sì, come le mani del dentista sotto l’orlo della minigonna!
- Marilina sei sempre la solita stronza! Che bell’incontro scontrarsi con te!
- Non volevo essere aggressiva, forse dipende dalla mia virtuosa pulizia attuale… Mi avevi chiesto di raccontare, ma come si riprende un discorso interrotto improvvisando una continuità fittizia?
- Non so di che parli, ciao Marilina! S’è fatta una certa, devo andare!
- Sì, è vero, s’è perso tempo, è tardi! Ciao ciao…

09 giugno 2008

Buona giornata!


La mia lunga assenza dal mondo blogger mi rende ora difficile il ritorno...
Come ogni cosa della vita a cui si tiene: Mai mollare!
Riprendere è difficile.

Muovo i primi passi verso un ritorno, mentre preparo la voce per intonare ancora nuovi post.

Così per ora vi lascio delle parole non mie che ho incontrato stamattina, le sento incoraggianti e qui le appunto per tutti coloro che transitano!


Buona giornata!

"Jesse Owens, che vinse quattro medaglie d'oro alle Olimpiadi di Berlino nel 1936, qualche tempo dopo affermò che la vita interiore di un individuo è la vera Olimpiade. La vita in sè è un'Olimpiade in cui lottiamo ogni giorno per migliorare i nostri record personali".

[di Daisaku Ikeda, da "Giorno per giorno", ed. Esperia]