17 giugno 2008

«V» come Valore, «D» come Denaro o Denti


Camminava veloce, girò l’angolo del palazzo e quasi si scontrò con un uomo che stava per svoltare il medesimo angolo in direzione opposta. Lo travolse lanciata nel suo incedere lesto e deciso.

- Oh, scusi! – esordì facendo un passo indietro mentre l’uomo istintivamente aveva sporto le braccia in avanti per fermarla.
S’aprì ad un sorriso per far dimenticare la propria irruenza e con uno sguardo veloce al volto dell’uomo Marilina era in procinto di riprendere il passo marziale. Le pupille misero però a fuoco lineamenti conosciuti e sul viso del travolto si dipinse un’espressione stupita.
- Marilina… Ciao!

- Ah, ma guarda un po’! Sei tu! …Ciao!

- Come stai?-, fu il duetto sonoro delle voci all’unisono.
Sorrisero, poi risero.
Si fissarono con una pausa, e Marilina riprese:
- Dai, che mi dici?
- Niente di nuovo, la vita che conosci… e tu? Novità? …Ti sei sposata?
- Ah, ah! Sempre uguale, sempre la stessa domanda!
- Non eri tu quella che voleva un compagno, ma non un amante?
- Uffa… sono anni che non ci si sente, e ricominci da dove abbiamo lasciato?
- Ok! Che mi racconti? Le solite cose anche tu?
- Le solite? Macchè, ho una vita in pieno caos, ne stanno succedendo di tutti i colori…

- Ah,davvero? Racconta!
- Ma che ti racconto? È troppo tempo che non ci si vede, non saprei che dirti! Da gennaio ad oggi sono stati mesi d’eventi caotici… forse perché è un anno bisestile? O magari perché agli auguri di mezzanotte del 31 dicembre ho risposto: «Sarà sicuramente speciale!». Da allora la mia vita s’è trasformata in zolle di terra rivoltate da un aratro!
- Cioè? Cose brutte o belle?
- Guai! Sai cosa significa doversi occupare di un’infinità di roba da rimettere a posto? Sospesi, soldi che mancano, conti da fare, soldi da trovare, pratiche amministrative… Insomma! Il mio genere d’interessi, no? Senza più avere un attimo di tempo per altro!
- Direi il tuo esatto contrario!
- Infatti! E siccome sono in ballo in questo marasma di cose saltate in aria, ho deciso anche di mettere a posto la mia casa, dopo 7 anni che non lavavo le finestre, e 10 anni che non svuotavo gli armadi da vestiti che non uso più! …Una rivoluzione!
- Beh… conoscendo le tue scarse doti di donna votata all’ordine e agli affari casalinghi, non ti ci vedo proprio!
- Già, non mi riconosco. Sento l’esigenza di fare spazio, riordinare, riorganizzare, ripulire! Pulire la vita! Ogni tanto occorre farlo… Chissà, ora che ci penso, forse tutto è iniziato a causa dal dentista… un anno fa…
- Il dentista? Strana causa per questo processo!
- Ah, ah! Strane definizioni le tue!
- Che c’entra il dentista?- Eh, c’entra eccome! Erano vent’anni che andavo dallo stesso dentista, vent’anni! E negli utimi ho avuto svariati problemi ai denti, carie e devitalizzazioni, antibiotici e notti in bianco per il dolore! Lui m’è venuto incontro economicamente, capirai, erano vent’anni che mi curava! Ebbene, un anno fa, mentre ero sdraiata sulla poltrona aspettando che l’anestesia facesse effetto per devitalizzare l’ennesimo dente, lui ha iniziato ad accarezzarmi una coscia all’altezza dell’orlo della minigonna.
- Beh, normale, tu vai dal dentista in minigonna!
- Sei il solito uomo qualunque! Mi vesto sempre così, erano vent’anni che ero sua paziente. Quel giorno improvvisamente ha tentato delle avances! …E mica si fermava! Prima ripeteva «Dai, che tanto ho i guanti… », poi, quando ho smesso di lottare con le mani nell’idea d’evitare d’incitarlo maggiormente respingendolo, s’è tolto il guanto e ha continuato aggiungendo: «Senti che pelle liscia…»

- … E poi?
- Poi niente! Mi sono raddrizzata sulla poltrona, chiedendogli dove fosse l’assistente, e in quel momento è entrata, lui ha subito fatto l’indifferente. Il risultato è stato che dopo vent’anni ho cambiato dentista, e ho scoperto che mi ha curata nel peggior modo… Ho rischiato di perdere i denti! Il nuovo dentista mi ha presentato un conto da prestito finanziario, ma da allora ho sanato la situazione. Chissà... Sarà che dalla bocca la rivoluzione s'è estesa fino a riprendere la guida di cose lasciate andare? Mi viene in mente una vecchia canzone: «Finchè la barca va, lasciala andare…», te la ricordi? È un modo d'agire pessimo. Improvvisamente s'affonda! Così per la situazione economica e così per la Reggia degli acari dentro casa mia!


- Ah, ah! … Poi? …Tutto qui? Dentista e polvere?

- Oh, ma cosa vuoi che ti racconti in cinque minuti dopo tanto silenzio? Troppa distanza, non c’è gusto, in fondo a te che può importare dei fattacci miei?

- Potremmo rivederci una sera… Una birretta e quattro chiacchiere…


- Grazie! Carino l’invito, ma in questo caso cito il mio attuale dentista: «Chi non ha pane ha denti, e chi ha denti non ha pane».

- Non ti seguo…
- Preferirei avere denti e pane. Vedere te significa o non avere denti, o non avere il pane!
- Non sei affatto gentile, il mio era un invito affettuoso.
- Sì, come le mani del dentista sotto l’orlo della minigonna!
- Marilina sei sempre la solita stronza! Che bell’incontro scontrarsi con te!
- Non volevo essere aggressiva, forse dipende dalla mia virtuosa pulizia attuale… Mi avevi chiesto di raccontare, ma come si riprende un discorso interrotto improvvisando una continuità fittizia?
- Non so di che parli, ciao Marilina! S’è fatta una certa, devo andare!
- Sì, è vero, s’è perso tempo, è tardi! Ciao ciao…

15 commenti:

danDapit ha detto...

-Nota-
Il post nasce dalla mia difficoltà a riprendere il filo del racconto dopo tanto silenzio e assenza!

;-)

Anonimo ha detto...

Ciao, bentornata!
Anche io latito da un bel po' e.... hai ragion e tu, riprendere è difficile. Eppure le motivazioni esistevano e da qualche parte devono esserci ancora, forse nascoste in qualche cassetto poco frequentato...

Hai ripreso con una storia dai molti significati: un incontro segnato dallo scontro, la necessità di interrompere un rapporto per scoprire che forse esiste di meglio, la riflessione sul fatto che pagando di più (un impegno maggiore?) alla fine il risultato può essere veramente migliore, perché adagiandosi nella quotidianità si finisce inevitabilmente per perdere.

La trasformazione è continua, e chiudersi al cambiamento significa restare indietro, vivere nel passato, rinunciare a combattere e accettare passivamente quello che viene, rimpiazzando l'azione con il lamento.

Tanti spunti dal tuo racconto, segno che colpisce nel profondo, come spesso succede.

danDapit ha detto...

@Angelo
Tu non sai che piacere leggere le tue parole! Ma che belle!! GRAZIE!
per mille motivi...
Perchè ricominciare è più difficile di iniziare, perchè comunque qualcosa è cambiato, e il cambiamento cerca la strada per esprimersi, ma non è facile!
Perchè riesci a cogliere le infinite sfaccettature di questo racconto, sfumate e interne, al di là del racconto stesso!
Infatti l'ho scritto di getto, senza sapere bene che volevo dire al di là dell'unica cosa che avevo chiara, cioè che lo stacco della latitanza rende faticoso il riaprirsi e il raccontarsi.

Sì, il voler andare oltre il Passato è l'espressione più importante qui: pulizia, dismettere vestiti vecchi, tagliare con ciò che funziona male e che fa cadere i denti! ...e senza denti, come ci si nutre?
Metafore a Matrioska ^__^

Le tue parole sono un bell'incoraggiamento! ;-)
Un abbraccio

rodocrosite ha detto...

Beh, insomma, io credo che parlare in fondo sia un bene, anche se poi non si viene capiti o addirittura allontanati. Almeno si chiariscono le cose. Per noi.

Anonimo ha detto...

Le cose non dette.
Tutto ciò che rimane negli spazi bianchi tra le vignette di un fumetto... Tutto ciò che non si vede, tutto quello che non si sa, tutta la normalità di una vita che continua ad andare e tu con lei....e nelle finestre di un blog si fermano i pensieri, non tutti, solo alcuni, solo quelli che riescono a rompere il silenzio della normalità che travolge tutto... che cala come coltre di piombo sulla voglia di continuare, di volare in alto, oltre. Per fortuna, quei pochi ce la fanno e tornano ad imprimere sensazioni-emozioni-pensieri...

Bentornata, DanDa :)

danDapit ha detto...

@Rodocrosite
Ciao! ...sì, certo, parlare è essenziale se si vuole ESSERE, altrimenti s'è solo forma e non sostanza!
Il racconto è invenzione, il dialogo del post non è mai esistito, nè un incontro/scontro... Ma echi di parole, dialoghi, situazioni così, chi non ne ha? Facile assemblarli nell'invenzione di un'unica situazione!
E ciò che tu dici è sacrosanta verità! :-)

@Rosex
Da quanto tempo! Ehilà! ^__^
Bentornata anche a te!!
Grazie per le tue parole, e ritaglio:
"...e nelle finestre di un blog si fermano i pensieri, non tutti, solo alcuni, solo quelli che riescono a rompere il silenzio della normalità che travolge tutto"...
Ciò che ho lasciato dire a Marilina, nel suo dialogo, è l'ostacolo ora dello scrivere: di che parlare? tutto o niente? Rompere il silenzio... da cosa cominciare e perchè?
Insomma, per adesso l'ho fatto!
Grazie a ciascuno di voi che mi legge, BELLO!!
un bacione!!

Angie ha detto...

..caspita..mi hai ricordato che devo andare dal mio Dentista...

...che è pure un bell'uomo!
;-)

Angie ha detto...

...Ho visto il Link solo ora...
...ma grazie di cuore...ricambio immediatamente!!!!
;-D

danDapit ha detto...

@Angie
Ti ho ricordato che devi andare dal dentista???
Bene! allora quando avrai i denti bianchi e curati mi penserai ^__^
eh eh!!
Scambio di link? you're welcome!
...
Oh, beata te che hai il dentista bello!!!!!!!!!!!!!!!! (ma non sa di chiodi di garofano, vero??)
Un bacio Angie!
:-)

Angie ha detto...

Vuoi la verità..nuda e cruda?
...una volta ero sotto le sue grinfie..e ho avuto l'istinto di baciarlo...ma data la situazione .. non mi sembrava proprio il caso!!!!

^__^

Besos!

Anonimo ha detto...

Hai ragione, riprendere è difficile, lo è soprattutto perché uno si chiede perché?.

La risposta per me è ambiziosa: per aggiungere Qualità.

Tu lo sai fare benissimo, le tue parole sono un suono argentino che rinfresca l'aria, spero che continui.

danDapit ha detto...

@Angie
La verità nuda e cruda... è da sgorgante risata!
Certo che la posizione a bocca spalancata di "noi pazienti" dai dentisti è terribile!
Al contrario di te e dell'impulso verso il tuo bell'odontoiatra, mi sono ricordata che da piccola non sopportavo il respiro (dall'odore non gradevole) del dentista mentre era chino sulla mia faccia ad espolorarmi!! :-/
;o)

@Angelo
"Perchè?"
già, infatti...
E ciò apre a numerose riflessioni, tanto che mi verrebbe da scriverne un post!
... Angelo! Le cose che dici sulla mia scrittura sono "favolose"!
Un suono argentino" ...?
Caspita! ho percepito un tintìnnio nel leggerti!
GRAZIE ancora e un abbraccio!

Anonimo ha detto...

Bel blog!!! Complimenti!

Pippi ha detto...

danDapit, cambiare è sempre difficile ma la combattività del nostro segno viene sempre fuori. Possiamo tacere a lungo ma in fondo abbiamo mille cose da dire e quando ri-comonciamo e chi ci ferma più? Un bacio.

danDapit ha detto...

@Bli
Grazie! e grazie della visita, ho ricambiato... e ora aspetto di vedere le tue trasformazioni :-)

@Giulia
Il caldo mi fa battere la fiacca cara! Rispondo con molto ritardo!
E' vero, le cose da dire non mancano, no caspita!!
Solo che sono sopraffatta dalla calura, è questa che mi taglia il fiato!...Così anche il post successivo è minimalista...ma mi rifarò! ^__^
Un bacio a te!