LA RUOTA e IL FRENO "COINCIDONO"
Ogni cosa sembra ritornare in modo ancora più fantastico della stessa immaginazione.Facendo riferimento ad un post che scrissi a metà dicembre, e ripartendo da lì, oggi proseguo.
Sulla tavola, insieme al mio segnaposto, trovo una citazione di Nietzsche.
Purtroppo non l'ho conservata, ho provato a cercarla, ma non l'ho trovata.
Perciò ora la riporto come la ricordo. Parlava della ruota e del freno. Più precisamente si addentrava nel rapporto tra la ruota ed il freno!
La ruota nel suo movimento gira, il freno la blocca.
Immediatamente mi identificai con la ruota: nel mio immaginario subito andai alla sofferenza della ruota nell'essere frenata. La citazione di Nietzsche però puntava oltre, soffermando l'attenzione sul fatto che anche il freno, nel bloccare la ruota, si fa male.
Fui molto colpita di trovarmi come segnaposto sulla tavola, la citazione che riguardava il rapporto tra la ruota e il freno. Non credo alle causalità, infatti penso che niente di ciò che nella vita ci si pone di fronte sia un caso! Così restai di marmo davanti alla citazione che, aspettandomi accanto al piatto del pranzo natalizio, mi puntualizzava una determinata relazione tra la ruota ed il freno!
Bilancio. Io sono "la ruota", colei che gira veloce, in movimento, sempre avanti, sempre a correre, senza rendermi conto che forse "gli altri" non hanno i miei tempi! Io divoro la vita, ma c'è chi ha meno fretta di crescere, di capire, d'affrontare, comunicare, confrontarsi... meno fretta di imparare, meno fretta di essere.Meno fretta d'amare, poca voglia di lasciarsi amare.
Spesso nella mia corsa mi sono sentita bloccare.
Io desideravo fare un passo, l'altro no.
Io volevo decidere qualcosa, l'altro no.
Io volevo intraprendere o provare, o avventurarmi, l'altro no.
Bloccata, frenata. Aut aut: o andavo da sola, o non andavo.
Non mi era capitato di riflettere sul fatto che anche il freno si fa male nel bloccare chi corre veloce!
Bel lavoro! Doloroso per la ruota, doloroso per il freno."
La citazione l'avevo cercata a lungo prima di decidermi a scrivere il post senza averla fra le mani precisa e tangibile.
(Avevo anche fatto una ricerca su internet, ma di tante citazioni di Nietszche, questa non appariva menzionata da nessun parte)

Successivamente, a post ormai pubblicato, mi trovai a chiedere a Giuliana, colei che l'aveva posta sulla tavola a Natale 2003, se l'avesse conservata.
Mi rispose che era una citazione che aveva dai tempi del liceo, che la teneva custodita in un'agenda, e che me l'avrebbe fatta avere presto.
Durante il mese di gennaio, incontrandoci, Giuliana mi diede notizia di non riuscire ancora a trovare la famosa citazione. Se ne era ricordata, l'aveva cercata, ma continuava a non riemergere dalle sue carte e appunti.
Pensai che, nonostante avessimo tanta determinazione, evidentemente vinceva l'irreperibilità!
E sorrisi.
I primi di febbraio, controllando la posta all'indirizzo riservato ai contatti-bloggers, vidi spuntare una mail di Giuliana, la quale, come tutti i miei parenti, non sapeva che avessi aperto un blog!
Attimi di stupore e smarrimento: che ci faceva la sua mail fra i contatti-bloggers?
Allora era capitata nel mio blog!
Ma come?
Mille domande attraversavano la mente mentre cliccavo sulla mail per aprirla, leggerla, e mentre con avidità cercavo le infinite risposte ai veloci pensieri che sfrecciavano dentro.
hanno doveri diversi,
ma ne hanno anche uno uguale:
Quello di farsi male a vicenda!"
(F. Nietzsche)

"La ruota e il freno Nietzsche..."
Entro nel primo sito che mi dà come risultato e leggo:
"Pranzo di Natale 2003...."
proseguo nella lettura...e, ma tu guarda...
C'è qualcosa di familiare in queste descrizioni..
...No, non può essere ....e' una coincidenza... toh...ma quel cancello nella foto lo riconosco .... ma sì!.... Sono entrata nel tuo blog... involontariamente...beh!
Una strana coincidenza, se pensi che in internet stavo cercando una cosa per te...
che del resto non sono riuscita a trovare su internet.
Poi, appena giunta a casa, sono andata a ricercarla, di nuovo, fra le vecchie agende... e...
...Appena aperta la prima agenda fra le mani, è saltata fuori... come per magia!
(Devi sapere che era una agenda che già avevo consultato alla ricerca della frase per ben due volte senza riuscire a trovarla ...)
Beh ...se questa non è una casualità...
Se non credi alla casualità...
Quale il senso di queste coincidenze?
Però ... mi è sembrato di violare il diario senza il permesso...
Scusa, ho pensato faccio finta di niente ... non le dico niente...del resto è stata una cosa involontaria...o predestinata...
...il fatto che per quanto cercassi a casa non riuscissi a trovare quella frase... il fatto che era lì nell'agenda sotto il naso, sfogliata e risfogliata...
E che infine provassi a cercarla in altro modo...cioè: su internet!
mah!
Bando alle ciance, l'HO TROVATA!
Insieme a quella, nella stessa pagina avevo trascritto un'altra frase di Nietzsche:

ha bisogno di una maschera;
e più ancora intorno ad ogni spirito profondo
cresce continuamente una maschera
grazie alla costantemente falsa,
cioè superficiale interpretazione
di ogni parola, di ogni passo, di ogni segno di vita che egli dà"
Ora ti saluto ... ciao da Giuliana!
Forse un pò streghe lo siamo veramente!"
Ecco allora la famosa citazione di Nietszche!
La ruota e il freno "coincidono"!

Senza questo movimento, necessario, di giro di ruota e di freno, di corsa ed arresto, di espansione e contrazione, si resterebbe nell'omeostasi, fermi, senza respiro (inspirazione-espirazione/allargamento-svuotamento).
ha bisogno di una maschera;
e più ancora intorno ad ogni spirito profondo
cresce continuamente una maschera
grazie alla costantemente falsa,
cioè superficiale interpretazione
di ogni parola, di ogni passo, di ogni segno di vita che egli dà"
inaspettato per lei, ha visto in me una maschera dietro cui celavo qualcosa della mia vita.
E qui io cammino,
































