"Legami" ( "Andreina"/continua...)
Squillava il telefono, lo sentiva oltre la porta di casa.
Le dita annaspavano nel cercare le chiavi nella borsa, e più tentavano d’individuare la conosciuta forma, più afferravano oggetti diversi.
Si spazientì, rovesciò il contenuto sul pianerottolo mentre pensava:
“Cosa mi affanno a fare, potrebbero richiamarmi sul cellulare!”
Eppure l’abitudine a correre allo squillo del telefono, il mistero di chi lo stesse facendo trillare, l’indussero a spingere la chiave nella serratura, spalancare di furia la porta e lanciarsi in picchiata sul telefono di casa:
- Pronto?-
- Ah, stavo per riagganciare! -
- Oh, Gaia sei tu… -
- Sì, evito il cellulare, costa… -
- Lo so, lo so… Come stai? –
- Bene, tutto bene. Senti mamma, io questo week-end partirò. Non ci sarò per la festa di Aury… –
- Ah, bene!! Dove andrai di bello? –
- Veramente, mamma, … no, in effetti non parto! –
- Gaia, che dici? Ma di cosa parli? –
- No! La verità è che non mi va di venire alla festa di Aury. Però non fare storie! E’ semplice: non mi piacciono i suoi nuovi compagni di classe, non mi piace l’età dei dodici anni! Hanno tutti l’aria da bulletti. Coattelli che si danno arie e sono degli ignoranti!-
- Gaia, sei insopportabile quando ragioni così! Aury ci resterà male! –
- Quando torna da scuola? La chiamo dopo, glielo spiego! –
- Le dispiacerà, sei sua sorella, ci tiene! –
- Non voglio sentirmi a disagio solo per fare presenza! Fra l’altro lei sarà circondata dai suoi amici, quindi se non ci sarò neppure se ne accorgerà! Quest’anno va così! L’anno scorso avevi organizzato la caccia al tesoro ed io e Sonia ci siamo divertite a guidare le squadre su e giù per il parco! –
- È vero! L’anno scorso è venuta anche Sonia. Infatti con te e Sonia che mi avete aiutata a trasportare bottiglie, cibo, e tavolino da casa fin sul prato, la fatica s’è dispersa nel divertimento! E se non vieni tu, naturalmente non verrà neppure Sonia: è la tua amica! –
- Ah, non lo so! Prova a chiederglielo… Ci risentiamo dopo, così parlo con Aury. C'è un’altra cosa: mi ha chiamata nonna. Già due volte. Vuole parlarti e si lamenta ché non ti trova mai a casa. Mi ha chiesto di dirti se la richiami. –
- Va bene –
Andreina lanciò un sospiro appoggiando lentamente la cornetta.
La mano immobile lì.
Parlare con la madre al telefono assomigliava all’affrontare un’immersione subacquea. Prendere fiato, ossigenarsi con attenzione, senza sapere se il respiro sarebbe stato sufficiente per la durata dell’apnea. In genere annaspava dopo poche battute.
Meglio chiamare subito, altrimenti non lo avrebbe più fatto.
Raccolse gli oggetti sparsi sul pianerottolo, chiuse la porta di casa.
Ritornò a sollevare la cornetta, come alla propria missione.
Nel comporre il numero, il pensierò volò a Gaia che sarebbe mancata al corale e primaverile festeggiamento d’Aurora. Ciò le dava un certo amaro sapore.
Alzò le spalle mentre l’orgoglio si inalberava: ce l’avrebbe fatta da sola!
Respirò profondamente:
- Pronto, mamma? –
- Andreina, finalmente! Ho provato tante volte oggi a chiamarti! -, la voce si sospese in attesa d’una giustificazione all’assenza.
Andreina tagliò dritta per la scorciatoia:
- Sì, me l'ha detto Gaia. Eccomi! -
- Volevo dirti… che io e zia il dolce per la festa te lo facciamo, però non veniamo a Villa Pamphili… -
Andreina restò in silenzio, sapeva che c’era un seguito.
- ...Sai, ha telefonato tuo fratello, e mi ha detto che i bambini non vogliono venire perché non conoscono gli amici di Aurora: si annoierebbero… così lui non viene. Poi, quando tuo padre ha saputo che Giorgio e i nipoti non ci saranno, ha deciso di non venire neppure lui! Pensa: io e zia lo avevamo pure invitato a pranzo, così dopo saremmo venuti insieme! Ma se né tuo padre, né tuo fratello vengono, non veniamo neppure noi! Il dolce però te lo faccio, puoi passare a prenderlo. -
- Neanche Gaia viene. Non ho aiuti per portare tutta la roba, in aggiunta ora devo passare da te per prendere il dolce! –
- Beh, allora fai meno roba da mangiare! –
- Come?? Mamma! Sono le bottiglie che pesano, devo lasciare tutti assetati sotto il sole della Villa? ...Tu reagisci sempre così quando ti metto al corrente delle mie difficoltà! Come hai esordito? “Fai meno roba da mangiare”?? Infatti è da me imbandire banchetti luculliani da matrona preoccupata d’elargire cibo a volontà! –
- Scusa, ma di cosa t'arrabbi? Ti ho solo fatto presente che io non posso certo aiutarti con le mie gambe zoppicanti! –
- Mamma? Tu mi hai detto un’altra cosa, che suonava diversamente da “io zoppico e non posso aiutarti” –
- No, io ho detto che zoppico! Ti ho detto questo! –
- Va bene. Domani all’ora di pranzo passerò a prendere il dolce. Grazie. –
- Ho un regalino per Aurora… -
- Salirà lei a prendere il dolce, io l’aspetterò in auto. –
- Così le do il regalino… -
- C’è un avviso di chiamata, devo riattaccare … Pronto? –
- Buongiorno. Sono il papà di Sara, una compagna di classe di Aurora. –
- Ah, buongiorno! Sono Andreina, la mamma di Aury. Diamoci del “tu”. Sara verrà alla festa? –
- Sì, chiamo per questo infatti. Sara verrà, ...però sai, ci sono i genitori un po’ preoccupati. Tutti questi bambini nella Villa, non è che si perdono? –
- Ma no! Sono anni che Aury fa la festa nel parco, se non è accaduto nulla quando erano piccoli, ora a dodici anni vuoi che si smarriscano? E poi io sarò lì! –
- Ah, sì certo… È che, sai, fra l’altro la villa non è nel quartiere, se magari la facevate al giardino qui vicino… Nel parco potrebbero anche incontrare qualche pedofilo… -
- Mi dispiace che ci sia tanta preoccupazione! Veramente sono anni che facciamo la festa lì, è molto bello il parco! Anzi, per le feste precedenti ho anche organizzato delle cacce al tesoro! Ora però sono grandi e li lascerò correre e divertirsi a modo loro! Ti assicuro che non c’è da preoccuparsi! –
- Va bene... Ma puoi capire, no? I genitori sono tutti preoccupati e mi hanno chiamato chiedendomi di telefonarti. Io sono il rappresentante di classe, sai… Però li ho avvertiti che per le cose private mica funziono come rappresentante di classe…!
- Ah, capisco… ma cosa hanno detto: verranno? –
- Sì, verranno, erano solo un po’ ansiosi, sai… -
Andreina sentì lo squillo del suo cellulare emergere dalla tasca della borsa. Intenta a rassicurare il suo interlocutore, allungò la mano al telefonino e chiuse la comunicazione della chiamata entrante.
Pochi secondi e il cellulare riprese a trillare.
- Scusa, ho il cellulare che continua a suonare, allora d’accordo! ...A domani! -
- Pronto, papà? –
- Ciao Andreina, è la seconda volta che chiamo, poco fa è caduta la linea. –
- Sono già al corrente di tutto: non verrai alla festa. –
- Eh, sì, ho saputo che non viene l'uno, non viene l'altro, allora… -
- Scusa? Mamma mi ha detto che tu non vieni perché Giorgio non verrà! A questo punto allora non viene neppure lei! –
- Eh, no! Mamma a me ha detto che lei non viene visto che non verrà Giorgio! Mi aveva anche invitato a pranzo, ma cosa vengo a fare fino a Roma se poi nessuno di noi verrà a Villa Pamphili? –
- Al solito! Mamma si è rigirata la frittata! –
- Sì, infatti! La conosci! Per questo non mi opposi alla separazione! –
- Papà? La separazione è avvenuta quindici anni fa! …E poi, scusa, che c’entra? Potevi forse opporti se lei voleva separarsi…? -
- Ah, no! No, no! Se la pensi così, la prossima volta che verrai a trovarmi ti farò leggere quali cose infamanti ha scritto quella grande stronza dell’avvocatessa che proprio tu, tu!, le fornisti! –
- Oddio, papà! Avevo avuto da poco una causa legale, mamma mi chiese il numero del mio avvocato, che dovevo fare? Risponderle che non glielo davo? –
- Ah, sai che ti dico? Che è meglio se non vi sento più tutti quanti! Ti dovevo avvertire che non venivo, l'ho fatto! Guarda che le previsioni danno pioggia per domani! Ti saluto! –
Andreina restò in silenzio.
Il padre comunque chiuse.
Rimase a fissare stupita il cellulare fra le mani, allo stesso modo in cui avrebbe potuto guardare la sua vita e chiederle: “Dov’è che sbaglio?”.
Si alzò da automa e accese la televisione.
Il meteorologo tuonò: brutto tempo l’indomani su tutta Italia.
Stavolta fu lo stonato citofono a rumoreggiare dall'ingresso, e apparve Aurora nel suo radioso sorriso.
- Aury, penso sia meglio rimandare la festa. -
- Oh, no! Papà mi ha già presa in giro perché è passato un mese dal mio compleanno…! –
- E tu? Gli hai risposto qualcosa? –
- Sì, mi sono arrabbiata, certo, e gli ho detto: “Papà, falla finita! Pensi che a me faccia piacere?”. Lui è ammutolito. –
- Brava! –
Andreina l'abbracciò, e lei le si strinse al collo.
- Sarà bellissima anche se rimandiamo, mamma! Le feste che tu organizzi sono sempre belle! -
43 commenti:
...Danda...che sofferenza, fino alla fine.
Ci son stata proprio male.
Non sopporto questo comportamento superficiale delle persone. Sì, è superficiale. Ognuno pensa a se stesso, ognuno si occupa solamente dei suoi piccoli insignificanti problemi. Perché tali sono molti dei problemi che si fa la maggior parte della gente. Non esiste il concetto di fare un attimo mente locale e pensare alla cosa comune. Lo si fa solamente se quella cosa sta andando in direzione di un disastro. Si pensa alle persone quando sono state colpite da un male, si pensa ad un problema quando è arrivato al limite ed è anche andato oltre....
Scusa ma mi sono immedesimata fin troppo, forse perché anche io sono sempre quella che organizza le feste per qualcuno.. curo i particolari, curo il divertimento, e mi accorgo di come invece tante persone non ci diano la dovuta importanza. Le cose bisogna viverle fintanto che ci sono, finquando esistono. Ed è così bello regalare una giornata indimenticabile, a una bambina come a una donna...
Ma nessuno ci pensa.
Un racconto senza lieto fine non valeee!!!!! :-)
Scommetto che da tale esperienza sia scaturito qualcosa di buono...magari in fondo in fondo, ma sicuramente l'epilogo ancora manca :-)
Un saluto incoraggiante
Mara
"lacerando le nostre carni non potranno fare altro che rafforzare i nostri ideali"
ernesto guevara
secondo me il lieto fine c'è in questa storia ed è anche una bella ricompensa . la felicità anche solo di una persona che sa per cosa lottiamo.il suo sorriso e la sua fiducia annulla la pochezza di mille.vengo io a darti una mano se hai bisogno!
buonanotte^.^! (a volte mi dimentico di salutare..sto diventando maleducato)
Quando leggo di separazioni divento molto triste, ma in fondo alla storia il piccolo lieto fine c'è, ed è il commento di Aurora -la festeggiata- che comunque riconosce l'impegno di mamma Andreina. E la cosa più bella è che si tratta di un riconoscimento sentito e disinteressato!
@Rosex
Che belle parole hai scritto!
Bella l'intensità con cui le senti!
E' vero, si aspetta sempre il limite estremo prima di agire!
Il resto, troppo usualmente, cade nell'indifferenza! Come se servisse un'emozione forte a scuotere, a far aprire gli occhi...
"E' così bello regalare una giornata indimenticabile, a una bambina, come ad una donna"!
E' vero! E quando è accaduto, ho visto e sentito il sorriso profondamente felice di chi è riuscito a regalare!
(Anch'io una volta organizzavo feste...per i bambini!! facevo la clown! / e la Donna Cannone!! c'è una foto qui sul blog, a febbraio...)
Un abbraccio!
@Mara
L'epilogo? L'happy end?
Allora:
improvvisamente spuntò la Fatina dai capelli turchini, diede un colpo di bacchetta magica e trasformò la cagnolina di casa in un bellissimo Principe, alto, robusto e palestrato! (che amava Andreina quanto la sua cagnolina!)
Il Principe fece salire Andreina sul suo destriero mentre la Fatina trasformava la casa in una villa con un parco infinito; poi con un colpo di bacchetta approntò cibi, dolci e leccornie di ogni tipo, e fontane da cui sgorgavano succhi di lampone e aranciata fresca! C'era anche una collinetta di panna montata e una di gusti di gelato alla crema, su cui i bambini si tuffavano leccandosi i baffi, le mani e i piedi!
Così la festa ci fu! E il sole risplendeva con i raggi sicuri e una brezza di ponentino che rinfrescava l'aria!
I bimbi si divertirono, e Andreina non fu più sola!
La morale è: chi fa da sè, fa per tre!
^___^
(continuo dopo! Pardon!)
Non volevo sminuire l'esito di questa tua esperienza, scusami se è quella l'impressione che ho dato. Io sono convinta che ogni evento, per quanto difficile e 'tormentato' sia, ci regala sempra qualcosa di buono, anche se sembra impossibile vederlo all'istante. Magari la festa è andata bene lo stesso, alla faccia del menefreghismo di alcune persone, magari hai trovato un genitore disposto a darti una mano...magari Aurora ha dato ancora più importanza e valore a quello che fai per lei....magari facci sapere come è finita ..:-)
Mara
@Panzabiker
Grazie!
Sì, dici bene: il lieto fine c'è!
La storia l'ho scritta così: una vicenda, nel suo percorso di vita, e nelle sue difficoltà, ma infine uno spuntar del sole (il sorriso d'Aurora, non a caso!).
Infatti Andreina rimanda, ma non rinuncia!
Nel buddismo viene spesso usata la metafora del Re Leone, che prima di andare all'attacco fa due passi indietro...
Bella la citazione del "Che"!
Buon...mezzogiorno!! ^___^
@Pier
Sì! E ringrazio anche il tuo "riconoscimento": il lieto fine lo desideravo infatti...! Nonostante il percorso non fosse "lieto"...
Tristezza per le separazioni?
...In fondo tutta la storia, nei suoi dialoghi telefonici, è un'intera separazione!
(lo stesso telefono SEPARA /nessuno è faccia a faccia con l'altro)
Gaia separata nelle sue idee da Aury; la madre di Andreina separata dalla figlia per unione col figlio; i genitori di Andreina separati; il fratello che sta per fatti suoi; i genitori della classe che separano quartieri, giardini, distinguono fra sconosciuto alias pericoloso, e conosciuto alias rassicurante...
Infine c'è un'unione: quella di Andreina e Aury, è una soltanto, però c'è!!!
Al di là del percorso, e delle separazioni, il sorriso arriva!
@Mara
Attendo impaziente il tuo blog!
Vorrei chiederti come fai, frequentando da così poco "queste parti", e non conoscendomi, a dar per scontato che Andreina sia io!
Andreina ha concluso dicendo ad Aury che la festa è rimandata...
Questo è l'esito!
La festa non è cancellata, ma rimandata. Questo nonostante i vari bombardamenti non positivi...
Avrei potuto concludere il racconto con Andreina piegata su stessa, sfinita, che diceva ad Aury: "Mi dispiace, tesoro, la festa non ce la faccio a farla, te ne farò una bellissima l'anno prossimo! Quest'anno troppe difficoltà!"
Il lieto fine l'ho voluto veramente!
Inoltre, non è un caso che abbia dato come titolo: "LEGAMI".
Mentre scrivevo il titolo mi è tornato in mente un film di anni fa, la cui trama è assai più pesante del contenuto di questo racconto: "Parenti Serpenti".
"Legami" parla di molte cose, al di là di una festa di compleanno...
Ma la vita non è così?
Ricca di difficoltà!
A presto Mara!
Sì è vero danDapit ... la vita è piena di difficoltà. Un giorno ti racconto che cosa organizzava mia madre per i miei compleanni, ma non ora e non qui. Andreina è fortunata e spero che lei l'abbia poi avuta la sua festa sia pure spostata in avanti nel tempo.
Il commento di Rosex racchiude le sensazioni che ho provato nel leggerti.
Buona domenica :)
per ora ho guardato solo le foto!
Sono stupende! Vorrei scrivere una storia per la ragazza (*_*) fra i binari...
Comincio a leggere e torno
...e piovono baci con questo temporale che sbatte secchiate di acqua sui vetri...
"Parenti Serpenti" è venuto in mente anche a me...
Andreina non è sola però. Aury è con lei. Sono con lei tutte le donne che organizzano feste. Quelli che sistemano candeline sulle torte. Quelli che cucinano per gli amici. E' con lei la capacità di rendere unica una giornata che si sarebbe persa fra le altre. E Aury lo sa...
"Sarà bellissima anche se rimandiamo, mamma! Le feste che tu organizzi sono sempre belle!"
E' in arrivo un cesto di funghi freschi...magari possono stare bene sulla pizza di Andreina. ;-)
baci, tanti.
Bè, alla fine Andreina ha avuto ragione. La persona per la quale sta organizzando la festa intuisce l'amore che vi sta dietro e lo ricambia. Ha ragione.
Forse anche gli altri hanno ragione a modo loro. Ognuno, in fondo, ha i suoi pensieri e il suo da fare. Spesso è più facile rinunciare a un momento bello che a uno brutto perché si pensa che, forse, tutto sommato, la felicità esiste anche senza di noi. Io non sono d'accordo, ma in fondo cerco di capire.
Grazie.
assu
@Giulia
Ok, Giulia, aspetto che mi racconti di tua mamma!! ^___^
Andreina non ha avuto la festa, era Aury a desiderarla!
Ma ho capito ugalmente, anche se ci scherzo!
A proposito del fatto che "la vita è piena di difficoltà", una mia amica non blogger, leggendo il racconto mi ha detto: "Sembra davvero di essere in un film, in un crescendo di buche!"
Bacioni!!
@Baol
Benvenuto!
Grazie per le parole che lasci...
E, visto che è domenica, Buona Domenica a te fin da questa mattina!
A presto!
@Lucia
Eccola colei che si lascia desiderare!
;o))
La ragazza fra i binari ... Che cipiglio, eh? ^-^
E in un crescendo a spirale di persone disfattiste, l'affetto e il sorriso di Aury per Andreina non potevano mancare!
I funghi li hai raccolti freschi freschi nel bosco dopo la pioggia???
Oggi piove qui!
Ricambio la pioggia di baci...
[con tuoni e fulmini di abbracci e carezze!!!!]
(ah, il mare! proprio non mi vuole quest'anno!)
@Assu
E' vero, spesso le persone "riducono" il proprio pensiero alla sbrigativa soluzione che il resto del mondo comunque vada avanti senza di loro!
Anche se, infine, se tutti risolvessimo così, non ci sarebbero più momenti di incontro!
"Ognuno ha i suoi motivi e le sue ragioni", ma questo vale anche per la mia libertà, senza considerare l'aspetto affettivo!...e così...siccome tutto è collegato, dalla spirale individuale non se ne esce più!
O no? ^_^
Grazie a te!
A presto!
Pensa che quando ho letto il titolo ho sbagliato accento e mi veniva lègami e non legàmi!!!
Ho subito pensato che fosse un post erotico a sfondo sadomasochistico!
Eh Eh!
Del racconto mi fanno sorridere i piccoli particolari quotidiani (del tipo "evito il cellulare, costa" o la nonna che zoppica, o l'avviso di chiamata...) e in generale mi fa sorridere un pò tutto il racconto. Sono meccanismi che conosco bene, anche se non li ho vissuti in prima persona. Ne ho vissuti altri, e so quanto fanno male.
Mi colpisce il ruolo secondario e quasi inesistente degli uomini in questo racconto.
Le donne ce la possono fare da sole? Io sono mia? Eh Eh!!!
Tanti bacini maschilisti! :-)
@Daniela
Ottimo spunto!
"Atame" di Almodovar! ...anzi, fra poco mi ricollegherò a questo suggerimento di racconto erotico...(sadomaso? mmmhhh, potrei anche scriverlo per divertimi, ma poi metterlo in rete non mi andrebbe, sai che pesciolini dal vasto mare di internet, arriverebbero???)!
"Io sono mia", l'avevo accennato anche nell'altro post, per me ha come riferimento strettamente la rivendicazione d'una sessualità femminile, all'epoca della nascita di tale slogan, ignorata: per una questione culturale che prendeva in considerazione solo "il visibile"...!
"Io sono mia" alias: appropriamento dell'esistenza di ciò che "non si vede, ma c'è"! ...Parlo di trent'anni e più, fa!
Ora fra gemiti e corpi in immagini e sonoro, il problema non si pone più!
Mi fai notare che nel racconto il ruolo maschile è scondario o inesistente, come CasaRussia mi fece notare che il dialogo erotico di qualche post fa, avrebbe potuto avere altrettanto valore e funzionamento realistico ribaltandone i ruoli...
Ebbene, vorrà dire che i prossimi racconti saranno con ampio spazio di considerazione alle figure maschili, e con donne che vogliono passione ed eros senza altre implicazioni affettive!
Quindi, tornando a bomba:...un Atame, "Légami", pronunciato con calde labbra sensuali, desiderose di emozioni forti, e profonda concupiscenza...ci starebbe bene!!
Ciao! Veramente NON avevo capito un accidente all'inizio, ecco quindi spiegata la mia richiesta di un 'lieto fine'. Sono stati i commenti successivi, tuoi e di altri bloggers, a darmi 'luce'....Comunque il mio blog arriverà quando mi regalero' un pc portatile per il mio compleanno. PROMESSO!! ^-^ Buon inizio settimana.
Mara
buongiornooo! e buona settimana. week end paiura di lavoro finito con tracollo fisico da 9 mesi no stop..febbre a oltre 39ed effetto gelatina .ma già da stamattina va un pò meglio. fastidio, ben oltre la febbre,lo squittire del parentado con i "te l'avevo detto". i "come si fa?" ecc. ora torno a letto giusto un saluto.devo rimettermi in forze che il prossimo week end è alcolico e non posso farmi trovare secondo a nessuno. buona settimana!!
p.s. devo finire il discorso..ma non mi ricordo dove ero arrivato.. ricomincerò per tuo immenso gaudio, anche se sono discorsi da fare con birra sulla spiaggia sotto le stelle.invitiamo anche lucia?^.^
"Legami al telefono", fili del telefono che stringono alla gola: legano.
Figlie, madri, fratello, padri, genitore di compagni di classe, un intreccio. Intrecci di vite. Intrecci di Legami/NON-Legati.
Figure maschili assenti? Uno, due, tre, quattro.
Quattro ne conto, Donna.
Fratello, Padre, Genitore di classe, Aury's Father.
Per ognuno, un determinato posto.
Una "X" di gesso sul pavimento, come scena di teatro: a ciascuno il suo personaggio: la sua voce; il suo carattere; il ruolo in questa storia.
Sette personaggi in cerca d'autore.
E la Donna di questa storia, cosa vuole dire?
Hai perfettamente ragione Danda. Stavo, tuttavia, cercando di razionalizzare (come mio solito!).
Per una serie di coincidenze, mi rivedo un po' in ciascuno dei personaggi di questa storia: a volte quella che - con fatica - organizza con un entusiasmo unilatarale, a volte quella per varie ragioni, non può partecipare.
Mettici le distanze, mettici il lavoro, mettici gli impegni quotidiani... Ma alla fine hai ragione: ciò che, in fondo, viene sacrificata è una occasione di incontro. Che peccato!
@Mara
Ciao! ...mi incuriosisci! Quando è il tuo compleanno? Spero non a dicembre!!! eh eh!!
E mi incuriosisce anche il fatto che dici di non aver capito nulla!
Cosa avevi capito, e non?
Se ti va di soddisfare la mia curiosità alla prossima tua visita (birichina)...I'll be glad!
;o)
Però, se apri un blog, non sarà per parlare dell'inutilità delle zanzare, vero?
"Vive a Zara, anzi vi langue,
la zanzara senza zeta,
non si azzarda a succhiar sangue,
ma nient'altro la disseta."
"La zanzara, per decenza,
ha una tunica di organza,
quando è sbronza vola senza
a zig zag per la Brianza."
Sono di Toti Scialoja,
te le dedico!
Ciao....
@Panzabiker
week-end "paiura"?
ho provato ad anagrammare, ma non mi viene il risultato!
Ho tradotto così: "Week-end da paura: lavoro finito con tracollo fisico..."
A parte ciò, come stai ora? Passata la febbre?
Te l'avevo dettoooo!!! (eh eh!!)
Quale discorso? Quello dello scontrino della spesa luuuungo?
In riva al mare, sotto le stelle, con una bella birra...?
Invitiamo anche Lucia, sì!
-Luciaaaaaaaaa, vieniiiiii!!!-
A lei piacciono le stelle, il mare, e le poesie...
(la birra? macrobiotica?)
Per rimetterti in salute, regalo anche a te una filastrocca di Scialoja, con un po' di caffè per tirarti sù!
"Tre chicchi di moca
tritava il tricheco
per fare il caffè.
Lo vide la foca
e disse: -Che spreco!
Due chicchi, non tre!-"
^___^
"paiura" è un modo di dire..non dirmi che sei così"vecchia"^.^belle le filastrocche .quanta febbre aveva lui quando le ha scritte? il discorso era quello dello scontrino-_-"..non si capiva? oggi sto meglio .è passato a trovarmi un mio amico e ha detto che dovevo star male per avere una faccia riposata..è un complimento? esiste davvero la birra macrobiotica? se si riesce a ordinarla correttamente dopo la decima non fa per me^.^buona serata!!!
@Myrandae
Quattro figure maschili, sì.
Le tue parole mi hanno dato un'immagine: il film di "Dogville", sul cui pavimento erano disegnate le scene. Le case. Le strade. I muri. Le finte porte...
Mi hai fatto vedere le figure maschili del racconto come i disegni sul pavimento del set: significato preciso, anche se solo da immaginare.
Cosa vuole dire la Donna di questa storia?
Racconta le difficoltà nelle relazioni, nella comunicazione, negli affetti.
Racconta quanto ci si può sentire soli nelle difficoltà.
Restare in attesa di aiuti, significa "dipendenza"; voler comunque realizzare un minimo progetto, nonostante pioggia, fatica e incomprensioni, significa "sentirsi vivi".
Questo voleva dire quella donna, e lo ha detto attraverso il sorriso di Aurora.
Ciao, e grazie...
@Assu
Grazie per il ritorno!
Quello che mi ha colpito del tuo primo commento, è stata una riflessione che me ne è scaturita: quanto, a volte, ci ho tenuto che fossero presenti determinate persone a cui mi sentivo legata, e quanto per loro questo non avesse il valore che gli attribuivo io...!
...Non per mancanza di affetto, ma per limiti posti alla loro vita!
Una vita presa da routine di cui non facevo del tutto parte!
(mi hai fornito un paio di occhiali per leggere!)
...
Un bacione!!
Panzabiker
Io sono vecchissima!!!
senti come scricchiola la mia voce?
e le mie giunture??
Hai mai sentito parlare della Baba Jaga? ecco, io le assomiglio! (quella nelle foto sul blog è mia sorella da giovane!)
la birra macrobiotica ...era uno scherzo! non penso che esista...!
Piuttosto non so se Lucia beve birra, oltre all'orzo e al tea Bancha...
=___=
http://sergioberto.blogspot.com/
Grazie carissima. Ti rispondo:Julien è un importante scienziato e ci si può fidare. Il problema della polvere è quindi ormai scomparso, là dove si è verificato. Ovviamente se i nostri soldati fossero stati equipaggiati con maschere e indumenti adatti là dove erano esplosi missili all'uranio, non avrebbero riportato inconvenienti e non avrebbero creato danni alle loro donne.Però la cosa può verificarsi ancora in altre parti del mondo. Certo più si è informati e meglio è. Quì sopra ti ho lasciato l'indirizzo per accedere, spero facilmente, al mio blog.
un caro saluto. Sergio.
@Sergio
Rispondo subito! Sono ancora qui...
Ora ti ho inserito fra i link, perciò non avrò più problemi a trovarti!
Però resta un mistero la page del Profile, no? Hai controllato?
Grazie per avermi dato queste ulteriori delucidazioni...
Essere informati, secondo me, può servire per avere un desiderio collettivo di No War: il pensiero ha una forte energia!
Nel negativo come nel positivo!
Grazie ancora, e buone serata/Notte!
;-)
Tutto d'un fiato... complimenti!
http://amosgitai.blogspot.com
@AmosGitai
Grazie!... per i complimenti!
Sai che mi hai fatto venire un terribile desiderio d'andare a Santorini?
SE... se potessi, partirei immediatamente! Tutto quell'azzurro e quel bianco, e la descrizione che ne hai fatto tu...!
Efkaristò!
e... Kalimera!
;O))
Ciao, e grazie per la tua visita. Spero saranno frequenti, mi fa piacere ricevere giudizi da parte di qualcuno che apprezza le "mie" cose. Mi riferisco non solo al cinema, ma anche a splendidi posti come Santorini. Nel post ci vedevi l'ardore... beh... dopo tanti anni, gratt... gratt..., quest'anno sarò finalmente lì dal 2 al 9 Agosto. Durante e dopo quel viaggio metterò tutto quello che proverò stando lì.
Per quanto riguarda invece Lars von Trier... beh, dopo Festen (seppur di Vintenberg, il suo supporto è stato molto invasivo) e Dogville non mi è piaciuto più. Inizio davvero a comprendere quanti lo definiscono un arrogante presuntuoso. Il talento c'è, ma l'umiltà manca.
Tora fevgo, kherete!
(Adesso vado, arrivederci!)
non ho mai sentito nominare nessuna delle cose da te citate..quando passo di qui mi sento sempre ignorante-_-" mi "ex ducerai" nell'arte di queste cose... buona giornata !!p.s. venerdì sarò sotto le stelle e in spiaggia con birra
@ dandapit e panzabiker
Lucia beve birra! Qualche volta beve anche vino rosso e preferisce il sangiovese della sua terra o il nettare nel sud.
Vi sembrerà strano, ma esiste anche la birra macrobiotica. E' fatta con ingredienti scelti da cultura biologica e acqua di fonte.
E' buonissima!
Un bacio a entrambi
:-)
PS
Il weekend sotto le stelle?
Perché no?
:-) :-) :-)
per lucia: tutte le birre buone sono fatte con culture biologiche e acqua di fonte^.^
ok per il week end? parto da milano con la mia carriola carico te a bologna,poi dandapit a roma e andiamo in liguria.. bastano due giorni per fare tutto??
#Lucia & Panzabiker#
Carriola? Liguria? Due giorni?
Quale carriola? quella che si usa in giardino?
Pazzzzzziiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!
(Quando si parte?) =____^
@AmosGitai
Kherete!
;o]
in effetti sul mio furgone ho trasportato anche del letame una volta ma se lo si offende poi non mi va più^.^partiamo quando volete.3 posti a sedere 6 a dormire gruppo elettroggggeno per dare corrente alle nostre idee e pensieri e birra per esaltarli al limite. tre sacchi di patate per provare a farle come mia nonna ,le stelle per innamorarci della vita, le sigarette per disegnare navi con cui esplorarle e veder sparire la tristezza insieme al loro fumo e un mare in cui tuffarsi per lavarsi dentro e fuori.un estate indimenticabile. carico anche una bici sola perchè se non si va in tre non è divertente. pedalo io . suono tre volte quando sono sotto le vostre finestre
Panzabiker
Sei un poeta!
Niente da eccepire!
La cosa che mi ha fatto scoppiare a ridere è stata:
"Suono tre volte quando sono sotto le vostre finestre!"
Una bici sola, tre clacsonate?
...E se vengo col tappeto volante?
La vedo dura Milano-Bologna-Roma-Genova!
...!
;o)
Ma...lo scontrino luuungo??? non arriva più?
non credi sia una bella idea?? io partirei subito. non è tanto la strada ..è che non so dove abitate per cui dovrei girare bologna e roma ,fermarmi ogni 10 metri e suonare tre volte il clacson e vedere se qualcuno scende-_-" buon pomeriggio!!
Panzabiker
Ti rispondo, anche se...
L'idea, you know, è bella!
Ok, tu vieni, e suona! quando ti sento, scendo... Abito vicino al Tevere, segui il suo corso, e mi trovi! eh eh!!!
Un bacio!
be non so davvero che dire, sensaltro un bel racconto che mi sembra di rivivere
io però sento un bel lietofine sarò troppo ottimista.....
tanti baci a dandapit e a tutti quanti
A me e' piaciuto molto questo post. E' impegnativo, per la lunghezza, ma rende molto bene la situazione, tratteggia le persone in modo equilibrato ed imparziale, e da tutto questo, alla fine, esce un ritratto sopra a tutti: il tuo.
Bello, davvero.
@Eulalia
Grazie del tuo passaggio qui! Mi fa molto piacere!! Giorni fa ti ho linkata... Chissà se leggerai questa risposta al tuo commento visto che non è stata immediata!
Grazie anche per ciò che dici del racconto! Mi fai felice ^_^
Sono rimasta basita dal numero dei commenti che ricevi, e tornerò presto da te...
Un salutone e anche: Benvenuta! ;o))
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