@@@** Come si cambia per ricominciare **@@@
Disegni in bianco e nero
tra i volti
le forme che si formano
fra luci che s'incontrano.
Si specchiano angolature
nel ritorno...
Catturata
tra i volti
le forme che si formano
fra luci che s'incontrano.
Si specchiano angolature
nel ritorno...
Catturata
l'immagine fuggente
d'un'età
d'un sorriso
d'uno sguardo
e
per sempre, sempre
fermata.
Per sempre,
d'un'età
d'un sorriso
d'uno sguardo
e
per sempre, sempre
fermata.
Per sempre,
fin a
fin a sbiadire...
Ero una persona che tendeva ad esser "precisa".
Disordinata, caotica, ma intollerante verso la distrazione che mi causava un confronto tra la stupidità e la non autonomia!
Se c'erano degli impegni da ricordare, la buona memoria non difettava di certo!
E quando c'era da organizzare una partenza riuscivo a non dimenticare nulla di ciò che poteva essere utile!
Perfino prima di partire per un viaggio itinerante di due settimane in Corsica preparai ogni cosa per tre persone in vista d'una vacanza da campeggiatori: viveri, pentole, sacchi a pelo, fili per stendere e relative mollette, tutto nei minimi particolari; restai in piedi l'intera notte di vigilia di partenza per riempire scatoloni e per prendere le ultime cose.
All'ora "X" diedi la sveglia! Caricammo l'auto e, iniziato il viaggio, crollai addormentata sul sedile affidandomi a chi guidava.
Che perfezione!
Quale autonomia, con la mente che cerca di spaziare a prevedere ciò che può servire per non far mancare mai nulla!
Fare la spesa prima che finisca tutto, pagare le bollette prima delle scadenze, ricordarsi gli appuntamenti, le promesse, non lasciare mai nulla indietro, sebbene, mentre la vita si espande, le cose da tenere a mente aumentino e la memoria faccia sempre più fatica.
Ci sono i cellulari con i promemoria, e il mio trilla in continuazione, per la delizia di chi mi sta accanto!
Ma nella vita si cambia!
Così cantava Fiorella Mannoia:
Disordinata, caotica, ma intollerante verso la distrazione che mi causava un confronto tra la stupidità e la non autonomia!
Se c'erano degli impegni da ricordare, la buona memoria non difettava di certo!
E quando c'era da organizzare una partenza riuscivo a non dimenticare nulla di ciò che poteva essere utile!
Perfino prima di partire per un viaggio itinerante di due settimane in Corsica preparai ogni cosa per tre persone in vista d'una vacanza da campeggiatori: viveri, pentole, sacchi a pelo, fili per stendere e relative mollette, tutto nei minimi particolari; restai in piedi l'intera notte di vigilia di partenza per riempire scatoloni e per prendere le ultime cose.
All'ora "X" diedi la sveglia! Caricammo l'auto e, iniziato il viaggio, crollai addormentata sul sedile affidandomi a chi guidava.
Che perfezione!
Quale autonomia, con la mente che cerca di spaziare a prevedere ciò che può servire per non far mancare mai nulla!
Fare la spesa prima che finisca tutto, pagare le bollette prima delle scadenze, ricordarsi gli appuntamenti, le promesse, non lasciare mai nulla indietro, sebbene, mentre la vita si espande, le cose da tenere a mente aumentino e la memoria faccia sempre più fatica.
Ci sono i cellulari con i promemoria, e il mio trilla in continuazione, per la delizia di chi mi sta accanto!
Ma nella vita si cambia!
Così cantava Fiorella Mannoia:
"Come si cambia
per non morire
come si cambia
per amore
Come si cambia
per non soffrire
come si cambia
per ricominciare"
per non morire
come si cambia
per amore
Come si cambia
per non soffrire
come si cambia
per ricominciare"
Sì, e anch'io non sono più così efficiente e perfetta!
Ho scoperto di cominciare ad essere un disastro, un po' alla volta.
Ho inizato a capirlo proprio con le fotografie!
Una vita colma di album fotografici, la passione degli scatti immortalati, delle immagini catturate, a colori o in bianco e nero, volti o natura.
Ogni vacanza: numerosi rollini da sviluppare.
Partivo, previdentissima, già con i rollini nella borsa!
In una delle ultime estati alla volta del Veneto, andai con il proposito di dedicare un vero servizio alla bella casa di mio nonno, casa abbondantemente fotografata nel corso degli anni, instancabilmente a cercare nuovi angoli da cogliere con l'obbiettivo.
Trascorsi giorni e giorni a scattare foto.
Non ricordavo da quante pose fosse il rollino in macchina.
Superai le 24.
Arrivai a 36. Il rollino continuava ad avanzare.
Alla quarantesima fotografia mi assilì un ragionevole dubbio che avevo scartato categoricamente... Con attenzione, al buio, lentamente aprii lo sportellino della macchinetta: il vano era vuoto!
40 scatti nel nulla!
Quaranta foto studiando l'inquadratura, le luci, cambiando i momenti delle giornate! 40 fotografie inesistenti!
Ero disordinata, ora vivo fra le nuvole: sono distratta.
E' il cambiamento nella vita quando si cerca di ascoltare più sé stessi che un'efficienza da automa, quando la vita ti chiede di cambiare e ogni volta di ricominciare...
E ogni volta si ricomincia,
lasciando sbiadire ciò che è passato,
Ho scoperto di cominciare ad essere un disastro, un po' alla volta.
Ho inizato a capirlo proprio con le fotografie!
Una vita colma di album fotografici, la passione degli scatti immortalati, delle immagini catturate, a colori o in bianco e nero, volti o natura.
Ogni vacanza: numerosi rollini da sviluppare.
Partivo, previdentissima, già con i rollini nella borsa!
In una delle ultime estati alla volta del Veneto, andai con il proposito di dedicare un vero servizio alla bella casa di mio nonno, casa abbondantemente fotografata nel corso degli anni, instancabilmente a cercare nuovi angoli da cogliere con l'obbiettivo.
Trascorsi giorni e giorni a scattare foto.
Non ricordavo da quante pose fosse il rollino in macchina.
Superai le 24.
Arrivai a 36. Il rollino continuava ad avanzare.
Alla quarantesima fotografia mi assilì un ragionevole dubbio che avevo scartato categoricamente... Con attenzione, al buio, lentamente aprii lo sportellino della macchinetta: il vano era vuoto!
40 scatti nel nulla!
Quaranta foto studiando l'inquadratura, le luci, cambiando i momenti delle giornate! 40 fotografie inesistenti!
Ero disordinata, ora vivo fra le nuvole: sono distratta.
E' il cambiamento nella vita quando si cerca di ascoltare più sé stessi che un'efficienza da automa, quando la vita ti chiede di cambiare e ogni volta di ricominciare...
E ogni volta si ricomincia,
lasciando sbiadire ciò che è passato,
e si è trasformato...
"Come si cambia"
(testo canzone)
Un pomeriggio della vita
ad aspettare che qualcosa voli
indovinare il viso di qualcuno
che ti passa accanto
tornare indietro
un anno un giorno
per vedere se per caso c'eri
e sentire in fondo al cuore
un suono di cemento
mentre ho già cambiato uomo
un'altra volta
Come si cambia
per non morire
come si cambia
per amore
Come si cambia
per non soffrire
come si cambia
per ricominciare
Con gli occhi verdi e brillantina
sei tu il duemila certo che verrà
acida è la pioggia
sopra le mie spalle nude
e dentro un taxi nella notte
avere freddo e non sapere dove
sopra un letto di bottiglie rotte
strapazzarsi il cuore
e giocare a innamorarsi come prima
Come si cambia
per non morire
come si cambia
per amore
Come si cambia
per non soffrire
come si cambia
per ricominciare
Quante luci dentro ho già spento
quante volte gli occhi hanno pianto
quante mie incertezze
ho già perso, o no...
Come si cambia
per non morire
come si cambia
Sentire il soffio della vita
su questo letto che tra poco vola
toccarsi il cuore con le dita
e non aver paura
di capire che domani
è un altro giorno
Come si cambia
per non morire
come si cambia
per amore
Come si cambia
per non soffrire
come si cambia
per ricominciare
Un pomeriggio della vita
ad aspettare che qualcosa voli
indovinare il viso di qualcuno
che ti passa accanto
tornare indietro
un anno un giorno
per vedere se per caso c'eri
e sentire in fondo al cuore
un suono di cemento
mentre ho già cambiato uomo
un'altra volta
Come si cambia
per non morire
come si cambia
per amore
Come si cambia
per non soffrire
come si cambia
per ricominciare
Con gli occhi verdi e brillantina
sei tu il duemila certo che verrà
acida è la pioggia
sopra le mie spalle nude
e dentro un taxi nella notte
avere freddo e non sapere dove
sopra un letto di bottiglie rotte
strapazzarsi il cuore
e giocare a innamorarsi come prima
Come si cambia
per non morire
come si cambia
per amore
Come si cambia
per non soffrire
come si cambia
per ricominciare
Quante luci dentro ho già spento
quante volte gli occhi hanno pianto
quante mie incertezze
ho già perso, o no...
Come si cambia
per non morire
come si cambia
Sentire il soffio della vita
su questo letto che tra poco vola
toccarsi il cuore con le dita
e non aver paura
di capire che domani
è un altro giorno
Come si cambia
per non morire
come si cambia
per amore
Come si cambia
per non soffrire
come si cambia
per ricominciare
(1984 - M.Piccoli-R.Pareti)
15 commenti:
PRIMOOOOOOO!!!!
Bellissima la canzone della Mannoia, così come interessanti le tue riflessioni inedite.
Ma ora, se ti scrivo "non cambiare mai!", tu come la prenderai...? ;-)
Un abbraccio immutato :-)
la vita che scorre fa cambiare... abitudini, interessi, gusti ... certo guardare indietro e vedersi cambiato non è bello soprattutto se alcuni cambiamenti sono in negativo ma... certo è che cambiare serve a dare un po' di sale alla vita..
... pensa che io a 18 anni ero alto 1.86, biondo con occhi azzurri e adesso sono 1,50 moro con occhi castani... STREGONERIA?
@Alberto / @Andrea
Mi dispiace essere fraintesa!
Ciò che ho scritto non è per scherzare.
I cambiamenti nella vita sono reali, esattamente come il tempo che non si ferma mai.
Ci sono vari tipi di cambiamenti: quelli voluti, per non soffocare in situazioni negative che si ripetono; quelli che accadono quando ci si trova ad affrontare delle fini, di storie d'amore, o di una vita (=morte).
Ci sono anche quelli legati all'età che avanza, al corpo che cambia e all'indole che si trasforma a seguito delle esperienze: dall'infanzia all'adolescenza; dall'adolescenza all'essere adulti; dall'essere adulti alla maturità; dalla maturità alla vecchiaia...
I cambiamenti fanno parte dello scorrere della vita, e accettarli è un modo di ripartire: di Ri-Cominciare.
Io prima avevo il naso adunco e un porro sul mento sporgente, le gambe a "X" corte e tozze, pochi capelli biondastri e scialbi, e un occhio viola e l'altro giallo.
Ora ho un naso a patata, e il porro non c'è più, neppure il mento sporgente; i capelli sono neri e lunghetti, le gambe dritte e fine, gli occhi sono verdi misti a marrone: tutto sommato ci ho guadagnato!
Ciao!
Miiiiiiiiiiiii, che descrizione: altro che Pamela Anderson!!! :-D
Un abbraccio stoannegando! :-)
Hai ragione, il cambiamento è continuo, fa parte della vita. Se anche noi non volessimo cambiare niente (e questo sarebbe già assurdo, perché è solo mettendo degli scopi che possiamo dare valore alla nostre esistenze), il tempo proporrebbe cambiamenti che non possiamo rifiutare. Non sempre è facile accettare questi mutamenti, non quando significano vecchiaia o malattia. Bisogna lavorarci sopra, a volte bisogna lavorarci tanto, per capire che anche in quelle situazioni la vita può essere altrettanto bella da essere vissuta con gioia.
PS Scusa se è un po' che non passo... mi sono piaciute molto le poesie della Merini "Io non ho bisogno di denaro...", ma non ho trovato parole per commentarle. Faccio così: spesso passo, leggo con grande piacere e.... basta. Ma ti seguo sempre.
Oh Dani come ti ho capito! E come mi sono riconosciuta in ciò che hai scritto! Il cambiamento è la realtà della vita, anche se spesso ci piace illuderci che la vita sia stabile e ferma. Ma tutto in noi muta: le cellule del nostro corpo, le situazioni, è l'universo stesso che muta e questa è la sua Legge. Non possiamo che adeguarci se non vogliamo rimanere fermi e quindi tornare indietro... ma questo, tu lo sai bene! :-)
Ti mando un bacio e ora vado a rispondere alla tua mail.
Cantavo spesso questa canzone e l'ho cantata mentre ti leggevo.
Non sono mai stata efficiente. Di solito dimentico qualcosa e poi mi dispero. Eppure dimentico qualcosa che non mi serviva. O qualcos'altro che posso ritrovare.
Anch'io amavo fotografare. Immortalare momenti. Qualcuno ricorda ancora di un giorno in montagna. Scattai foto bellissime in faccia a un tramonto che non voleva mai morire per poi scoprire che il rullino non si era agganciato.
Sarebbero state le foto più belle. Così come la felicità: quella più grande che deve ancora venire.
un bacio grosso grosso e un mazzo di papaveri raccolti in quel campo che qualcuno mi ha regalato.
:-)
Cambiamenti. Questa parola se musicata con un quartetto d'archi potrebbe essere la colonna sonora della mia vita. Non riesco a farne a meno. Non si tratta di non piacermi o non piacermi più (forse qualche volta) ma soprattutto di desiderio di vedere l'evoluzione scorrere fra le dita, nella testa, negli occhi...
Dico di me che vedo al mio interno lo scorrere di due acque: una stagnante e una fresca e limpida. Nell'ultima sguazza la mia sincerità quasi infantile, nell'altra l'accortezza e il raziocinio frenante. Non so in quale delle due falde si bagni l'intelligenza che ritengo di avere, so per certo che ho due parametri organizzativi: sul lavoro massima precisione, nessun margine di errore e grande margine di mark up, nella vita massima rilassatezza e le valige preparate all'ultimo momento, puntualmente senza pigiama (da acquistare sul posto, così ne ho un quantitativo enorme che poi "fondo" in lavatrice a novanta gradi).
E' la me che si ribella a me stessa. Il rifiuto degli orari e della rigidità dell'organizzazione quando mi godo quei pochi attimi che mi concedo.
Riconoscere a me stessa spazi di puro disordine mi ha consentito e mi consente di vivere e di non farmi totalmente assorbire. E così i cambiamenti sono evolutivi e non forzati e distruttivi. Ma c'ho messo quarant'anni per capirlo!
Bellissimo post.
assu
Mentre leggevo delle foto che non vedremo mai si sviluppavano in me due pensieri: da un lato il dispiacere per non poter gustare quelle angolature, d'altro lato il piacere di vederle attraverso i tuoi occhi e le tue parole. Ci sono quelle foto Danda, sono dentro di te. Ogni angolo, ogni particolare, ogni raggio di luce filtrato dai vetri delle finestre, ogni granello di polvere accumulato agli angoli irraggiungibili...
Sono belle queste foto. Grazie per averle postate senza neppure accorgertene.
assu
"E' il cambiamento nella vita quando si cerca di ascoltare più sé stessi che un'efficienza da automa, quando la vita ti chiede di cambiare e ogni volta di ricominciare..."
Io credo che la vita di facci "diventare". Non c'è una fine a questo "diventare".
Parlo per me, certo, per la me di adesso, poi chissà.
@Angelo
Inizio dalla fine:
Grazie per il farmi sapere di seguirmi anche se non commenti! Mi fa piacere, veramente!
Poi, spostandomi alla prima parte del commento, il collegamento immediato dalle tue parole ai miei pensieri...indovina dove corre?
Al Sutra del Loto, naturalmente!
"Solo mettendo degli scopi possiamo dare valore alle nostre esistenze."
Quanto so bene questo, e quanto nel mio attuale presente mi sta risultando difficile!
Perciò spingo sul desiderio di
"RI-COMINCIARE"!!!
(e le tue parole risvegliano stimoli in me!)
Grazie ancora, a presto!!!
@Daniela
"Tutto in noi muta"...
già!
E i ricordi? E "gli attaccamenti", mutano? ^___^
Sai il motivo di tali riferimenti!
Il primo mutamento per rinnovarsi è lasciar andare un certo sentimento verso i ricordi, gettarlo come una zavorra... Via! Per poi, poter volareeeeeeeee...!!!
Un bacione!
@Lucia
"Sarebbero state le foto più belle"...
eh eh...
L'immaginazione è la più bella delle immagini!!!
Quella che disegna volti senza difetti, favole senza orchi, Principi Azzurri puri...
-___-
Quella che è capace di immaginare la felicità come una Reggia da conquistare!
Eppure, la felicità, se sapessimo!!! E' in ogni attimo, è qui, fra me e te, in un campo di papaveri, nel cuore che gorgoglia...
Basterebbe galoppare col tempo che cambia, senza voler fissare dentro statici quadri la fuggevolezza e l'impermanenza!!
Oh, che saggezza, la mia!!
Ma com'è allora che non smetto di guardare gli album di fotografie???
Smack!!!!! (to be continued...)
@Assu
Mi piace molto questa immagine scritta:
"...al mio interno lo scorrere di due acque: una stagnante e una fresca e limpida. Nell'ultima sguazza la mia sincerità quasi infantile, nell'altra l'accortezza e il raziocinio frenante. Non so in quale delle due falde si bagni l'intelligenza che ritengo di avere..."
Mi piace l'immagine delle due acque, mi piace la tua salda sicurezza da fiera guerriera, e la dolcezza dell'aspetto infantile...Quello che cuoce i pigiami a 90°!
Mi fa ridere questa cosa!!
Come non potrebbe farmi ridere??
E grazie per le foto che riesci a vedere!
In realtà di foto a quella casa ne ho fatte innumerevoli nel corso degli anni, anni, anni...
E' stata venduta 8 mesi fa...Pensa che quando partii con l'intenzione di dedicarle un servizio fotografico, non si sapeva neppure lontanamente quale sarebbe stato il suo destino!
Sì, è vero: le foto sono qui.
Grazie.
@Barbara
Ciao! Benvenuta!!
No...non c'è una "fine" al divenire...
Si è in costante evoluzione...
Working in progress!!
La frase con cui concludo il post, riprende l'inizio, e per me è importante:
E ogni volta si ricomincia,
lasciando sbiadire ciò che è passato, e si è trasformato...
Le foto fissano attimi di vita, sono "eterne" nel loro essere immagini ferme, eppure anche loro sono "impermanenti", vanno sbiadendo...
Perciò resta fondamentale un desiderio: sempre, e rinnovato, di RI-COMINCIARE!
Al di là di ogni traguardo raggiunto, è la crescita a non sbiadire!
A presto! Ciao!
Nella vita si cambia, e a volte è la vita stessa che ti cambia. Per questo nella vita è meglio scegliere, piuttosto che lasciar scegliere a lei.
Le fotografie sono cartoline dal passato; loro possono sbiadire, ma i ricordi no. Loro non sbiadiscono. E non tradiscono. Come le canzoni. E a proposito di canzoni, non posso che essere d'accordo su quanto dice la Mannoia:
"Non aver paura
di capire che domani
è un altro giorno"
POST SCRIPTUM --> (cioè: "ho scritto un nuovo post") :-D
@Pier
Sì! verissimo:
"Non aver paura
di capire che domani
è un altro giorno"
Come sì, l'importante è La Scelta!
Anche di CAMBIARE, per l'appunto!
Eppure, pensiamoci un attimo: proprio perchè tutto scorre, e tutto cambia, è difficile scegliere!
Come esseri umani la tendenza sarebbe quella di FISSARE tutto lì, come le fotografie!
Mentre Scegliere implica già una direzione di cambiamento...
Però...Pier...non sono d'accordo col fatto che i ricordi non tradiscono, talvolta TRADISCONO!! Eccome!!!
(Immaginare sul ricordo un proseguimento di vita: su quella scia, sulle emozioni del ricordo...che in realtà, se vivessimo, scopriremmo magari assai diverso e spiacevole dall'immaginazione basata solo su un dolce ricordo?...)
Triste sorriso...
E un bacio per te!
@Alberto
Ringrazio per lo spot!
Posta un commento