10 settembre 2006

A A A .. anonimo .. A A A


Quando mi vedrai seduto e sorridendoti ti parlerò
in silenzio della felicità e dei miei problemi,
non pensare che io pensi a te,
io vivo altrove con i miei ricordi,
e con la speranza di poter ricominciare tutto;
e quando ti prenderò per mano,
e ti abbraccerò forte forte,
forse più forte di quanto potrei,
non illuderti che io non pensi che a te sola in quei momenti,
perché non lo farò.

E così anche quando crederai
di avermi isolato dalle altre persone
con il tuo amore e le tue carezze,
sbaglierai ancora senza accorgertene;
sbaglierai
come quando hai creduto di conoscermi,
pensando dentro di te che ciò che provi tu
lo provi anch’io.

Solo quando mi ritroverò con gli occhi sparsi nel vuoto,
sgombro e pieno allo stesso tempo dai mille pensieri,
potrai pensare che io pensi a te,
ma non lo farai,
perché non mi capisci;
e quando ti dirò che l’amore che mi hai dato te
non era quello da me desiderato,
quando anch’io ammetterò di aver sbagliato tutto insieme a te,
ti sentirai offesa nel tuo orgoglio,
e mi sputerai addosso quel poco di bene che mi volevi.

Poi ti ritroverai in camera tua,
al bagno, o a tavola con i tuoi,
e ti domanderai perché è finito tutto così,
per te senza motivo,
e senza dubbio concluderai che d’altronde
più di una volta
ti avevo dimostrato di essere immaturo,
e quindi non ti domanderai troppi perché,
visto che il pazzo sono io.

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