"The Wonderful Wizard of Oz" in Pot Pourry!
Mentre era intento a cercare un nascondiglio ed un travestimento per non farsi riconoscere, ecco far capolino da dietro una tenda verde, del suo verde palazzo, il verde volto di Dandapì... Ah, era stato colto di sopresa! Si sentì con le spalle al muro. Effettivamente dietro di lui c'era solo una parete e neppure una porta da cui fuggire.
"Che vuoi?", si sbrigò a chiedere rifugiandosi dietro ad un paravento. Poi, occultato dalla sua copertura, salì su di una sedia apparendo così molto alto con la testa che superava lo stesso paravento, e ottenendo l'effetto desiderato che Dandapì lo pensasse un gigante.
"Mi hanno detto che tu puoi regalarmi ciò che donasti anche allo Spaventapasseri, al Taglialegna e al Leone: un cervello, un cuore e il coraggio.", rispose lei.
"Non preferiresti le scarpe d'argento? Così potresti tornare a casa...E potresti perfino utilizzarle per andare a ballare, non è più allettante?", suggerì il Mago.
"Mi serve un cervello!", insistè Dandapì, "Un cervello per inventare, costruire e pensare! Per formare parole e discorsi senza arrivare alle mani! E mi serve un cuore! Un cuore per amare e per provare emozioni; sono come il Taglialegna, fatta di pezzi di latta, che sostituiscono ciò che sono andata atrofizzando e tagliando via in me. Infine mi serve il coraggio! Per affrontare la vita! Senza il coraggio come potrei amare in un mondo in cui il maggior valore è la guerra? Dove il valore risiede nel potere di chi usa la prepotenza e cerca di vincere con la forza? Questa è codardia, invece io voglio essere coraggiosa. Affrontare e non rinunciare!"
Con gli occhi sgranati, ma a denti stretti, rispose: "Tu hai già ciò che sei venuta qui a cercare! Se ti mancasse il coraggio non saresti qui! Se dentro di te non battesse un cuore, non ti dispiacerebbe vivere in guerra, nè sarebbe importante per te sentire le emozioni! Infine, se non possedessi un cervello, avresti preferito la via più comoda e avresti accettato le scarpe d'argento di Dorothy e la mia offerta. Occorre coraggio, sentimento e saggezza per riuscire a guardare oltre ciò che cade sulla propria comodità, per non fermarsi in uno scopo a breve distanza, come quello di tornare a casa ed accontentarsi! ...Hai già tutto. Non vedo perchè sei qui!"
Dandapì allungò la mano per porgergli la pagina strappata e spiegazzata, quindi si chinò sulla fronte dell'omino e gli impresse un bacio.
La porta si chiuse. Lui abbassò lo sguardo sul foglio iniziando a leggere:
Sarà possibile, sì, sarà possibile ...
«un tempo in cui le cose, ritenute comunemente deboli, saranno le più forti; quando l’ultimatum delle margherite, portato da un grillo con un inchino, farà tremare chi lo riceve. La violenza del chiaro di luna: le porte e le finestre si spalancano al suo soavissimo e irresistibile premere come all’urto di un ciclone. I bambini in fasce, con un giro degli occhi ancora liquidi, daranno comandi ai quali sarà impossibile disobbedire. “Formidabile” volo di colombi, al di sopra dei tetti; aquile trepidanti. Chi ha un becco, un rostro, un’unghia, se li nasconde per non farsi fischiare. Il gallo con gli speroni, ficcando la testa coronata entro un piccolo buco, chiede al verme che gli faccia un po’ di posto. Dall’alto della corazzata, guardando dietro al telescopio, l’ammiraglio dà alla flotta l’ordine di tornare indietro perché dalla riva nemica sporge il capo un prato di violette. S’avanzano i piedi nudi, e volgono in fuga i piedi con gli stivali. Il delicato suono del violino vince il chiasso delle trombe. Re del mondo un uomo perbene che si frega le mani al pensiero che ha un amico a colazione».
L'omino si sentì improvvisamente leggero e colorato... Stava galleggiando nell'aria come una mongolfiera...
Fu felice. Non era più verde, ma di mille e mille colori.
(citazione da "i piaceri", Vitaliano Brancati)
1 commento:
Volevo segnalare alla vostra cortese attenzione il libro che ho tradotto e pubblicato. Ritengo possa interessarvi poichè si tratta del seguito del famoso 'Mago di Oz' di L. Frank Baum.
Posta un commento