30 giugno 2009

C'è il G8, siamo bravi!

Anche oggi la stampa straniera dedica attenzione
agli scandali e alle inchieste giudiziarie in corso

"Berlusconi non risponde alle domande"
dal nostro corrispondente ENRICO FRANCESCHINI


LONDRA - "Si avvicina la tempesta mentre il cantante insiste che sulla nave è tutto a posto". E' il titolo di un'analisi sul Times di oggi a commento della conferenza stampa a bordo della "Fantasia", la nave da crociera su cui ieri Silvio Berlusconi ha illustrato alla stampa l'agenda del summit del G8 che si svolgerà la settimana prossima all'Aquila. Il quotidiano londinese dedica di nuovo una pagina intera, la prima della sezione "Mondo", agli scandali che riguardano il premier italiano, notando che Berlusconi si è messo a fare quello che tutti i leader del mondo fanno quando hanno problemi di politica interna: diventano attivissimi in politica estera.

La sua apparizione a bordo della nave, scrive il corrispondente da Roma, Richard Owen, avrebbe dovuto riassicurare l'opinione pubblica e i leader mondiali, ma ha avuto "solo parzialmente successo". La scelta di ospitare la conferenza stampa a bordo di una nave viene giudicata "singolare" dal Times, anche perché finisce inevitabilmente per ricordare le origini di Berlusconi come "cantante da piano bar sulle navi con un occhio particolare per le belle donne". Lo scenario era perfetto, osserva il giornalista: "C'era perfino un pianoforte. Ci si poteva quasi aspettare che il premier si alzasse in piedi e cominciasse a cantare una di quelle canzoni napoletane a cui è così affezionato e che compone di suo pugno".

L'unico promemoria della sua "debolezza per le donne", prosegue l'articolo, era la presenza in prima fila di Michela Vittoria Brambilla, "l'ex-reginetta di bellezza che egli ha nominato ministro del Turismo". Ma quella debolezza "sarà nelle menti del mondo all'Aquila, con dubbi sul fatto se le crisi politiche domestiche di Berlusconi limiteranno la sua capacità di affrontare le questioni globali" poste dal vertice del G8. Il Times nota che, durante la conferenza stampa, il primo ministro ha "ignorato una domanda gridatagli" da un cronista sul perché "avesse trascorso la notte delle elezioni presidenziali americane lo scorso novembre con una escort".

Sull'episodio scrive anche il Financial Times, osservando che Berlusconi ha accettato di rispondere solo a cinque brevi domande durante la conferenza stampa, e mentre se ne andava "un reporter straniero" gli ha chiesto "cosa avesse fatto la notte delle elezioni Usa", ma il premier "ha continuato a camminare, sorridendo". [Minimising the danger of embarrassing questions over his private life and a judicial investigation into the businessman suspected of procuring prostitutes, the premier took only five brief questions.
As Mr Berlusconi left, a foreign reporter asked him what he had done on the night of the US elections. But the prime minister walked on, smiling].

Il quotidiano finanziario smentisce poi l'affermazione, fatta da Berlusconi nel suo discorso sulla nave, secondo cui lui è "il capo di governo più popolare di tutto l'Occidente", con un indice di gradimento del 62,3 per cento: il Financial Times precisa che un sondaggio della Ispo, pubblicato lo scorso fine settimana, gli dava un indice di approvazione del 49,1 per cento, suggerendo che ha perso consensi tra le donne e i giovani.

A Berlusconi e al G8 dedica un ampio servizio anche un altro quotidiano inglese, il Guardian, titolando sull'appello del capo di stato Giorgio Napolitano: "Non imbarazzate l'Italia prima del summit - il presidente esorta i media". Il giornale rileva che la controversia sulle escort a Palazzo Grazioli ha temporaneamente offuscato il precedente scandalo sulla "misteriosa relazione" tra Berlusconi e la 18enne napoletana Noemi Letizia, notando che il premier aveva promesso di fare una dichiarazione in parlamento sui suoi rapporti con la ragazza "ma non lo ha mai fatto".

Riguardo all'appello di Napolitano a una sorta di tregua, il Guardian riporta le parole di Antonio Di Pietro: "Il mondo intero ride di noi. Dovremmo risolvere questo cancro chiamato governo Berlusconi il più presto possibile, perfino prima del summit del G8".

(30 giugno 2009)
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da "La Repubblica" tema: POLITICA

Domenico Cozzolino si racconta al settimanale "Diva e Donna"
La rivelazione del fidanzato: "Racconto solo una piccola parte di questa storia"

"Finta la mia storia con Noemi"
Mi allontanano perché so troppo"


"Me l'ha chiesto lei, ma sono sicuro che qualcuno l'ha influenzata"

ROMA - Il sospetto c'era, ora Domenico Cozzolino conferma tutto al settimanale Diva e Donna: "Non è vero niente, il nostro fidanzamento era tutta una finta". Il giovane pr campano, abbronzatura e fisico da tronista (perfettamente in linea con il passato da "corteggiatore" dalla De Filippi a "Uomini e Donne"), ha parlato: "E' stata Noemi a chiedermi di mettere in scena questo finto rapporto, anche se credo che qualcuno l'abbia indirizzata". Tutto sarebbe successo pochi giorni dopo l'incursione di Silvio Berlusconi alla festa della ragazza.

Perché Domenico sia stato al gioco non è difficile da capire. Un paio di paparazzate, due uscite sui giornali, foto a tutta pagina su Chi. E ora che il gioco è finito, ha deciso di svelare l'intrigo: "Dopo il 7 giugno io e Noemi non ci siamo più sentiti. Mi volevano allontanare, so troppe cose". Non ha paura delle reazioni della ragazza, nè della famiglia. "Non mi interessa, ho la coscienza a posto. Finchè era un gioco sì, ma ora si stava iniziando ad andare oltre". E fa capire che di rivelazioni ne avrebbe ancora da vendere: "In questa intervista sto raccontando tutto com'è andata, anzi, non proprio tutto, solo una minima parte, un'infarinatura".

Un voltafaccia improvviso, se si rileggono le sue dichiarazioni di poco più di un mese fa: "A volte fa discorsi sulle gioie del matrimonio. Anche se ha solo 18 anni, ha la mentalità di un'adulta". Fino ad ora l'indiscrezione più sconvolgente di Cozzolino era stata "Noemi si è ritoccata le foto, lei è un fuscello, quel sedere a mandolino è tutto frutto di photoshop".

(30 giugno 2009)
by danDapit:

POLITICA!! non GOSSIP! Affari italiani ridicoli! Ridicole le bugie, ridicole le IMMAGINI scelte come panacea per il grande popolo in finestra.


Per l'appunto notare la copertina di "CHI".
Domanda: CHI c'è sullo sfondo che si bacia???

RIDICOLI GLI ITALIANI e il bisogno di credere al GOSSIP confezionato dal Gran Maestro delle televisioni: il tycoon Mediaset, super biscia furba!
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Videoforum con Antonio Di Pietro, leader Idv: appello a Napolitano
dopo la cena con Berlusconi e Alfano dei due membri della Corte Costituzionale

"Napolitano, non può esserci tregua
quei due giudici vanno puniti"
di EDOARDO BUFFONI


ROMA - Un appello a Napolitano perché intervenga sul caso dei giudici della Consulta a cena con Berlusconi e Alfano. Lo ha rivolto Antonio Di Pietro durante il videoforum a Repubblica Tv. Per un'ora il leader dell'Italia dei Valori ha risposto alle domande degli ascoltatori su tutti i temi principali della politica.

IL VIDEOFORUM

Lodo Alfano. "Presidente, le sembra normale che il premier e Alfano vadano a cena con due giudici della Corte Costituzionale?". Così si è rivolto Di Pietro a Napolitano, chiedendo un suo messaggio alla Consulta. "E' chiaro che un messaggio del capo dello Stato metterebbe con le spalle al muro anche questi giudici. Tecnicamente - aggiunge Di Pietro - un intervento del presidente Napolitano per rimuovere questi due giudici non è previsto da alcuna norma. Il problema però è di 'gentlemen's agreement' e di bon ton istituzionale".

Di Pietro ribadisce comunque la richiesta di dimissioni di due giudici della Corte Costituzione, Luigi Mazzella e Paolo Maria Napolitano, per aver partecipato nei giorni scorsi a una cena "riservatissima e privatissima" con il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e il ministro della Giustizia Angelino Alfano.

"E' come se il pm o il giudice invitasse il suo imputato a cena per parlare del più o del meno - dice Di Pietro - Dal ministro della Giustizia vogliamo sapere di cosa si è parlato quella sera perché ciò che è accaduto non ha senso in un Paese normale. Ed è un fatto gravissimo che non può essere taciuto in nome del G8.

Non c'entra nulla con il guardare attraverso il 'buco della serratura'. L'apparenza li ha dequalificati e declassati, per questo insistiamo per le loro dimissioni" o "comunque la non partecipazione a quella udienza che riguarda Berlusconi perché ormai è inquinata".

Di Pietro attacca poi il Pd: "E' una battaglia in solitario che solo noi dell'Idv facciamo - dice - perché anche parte dell'opposizione fa finta di non vedere".

Intercettazioni. Anche a proposito della legge che limita le intercettazioni, Di Pietro si rivolge al Presidente della Repubblica: "Noi più che attaccare Napolitano, adesso e tutti i giorni, gli chiederemo di non firmare la legge sulle intercettazioni. A chi la devo tirare la giacchetta? Il presidente della Repubblica è l'unico che può bloccare questa degenerazione dell'utilizzo del Parlamento per interesse privato. Non è che per rispetto non si possono dire le cose che non si condividono. Siamo andati dal Capo dello Stato per esprimergli la nostra contrarietà e preoccupazione sull'immoralità di una legge come quella sulle intercettazioni - spiega Di Pietro - Ci auguriamo che respinga alle Camere questo provvedimento, glielo abbiamo chiesto con tutto il cuore".

Di Pietro ricorda che l'Idv "in ogni caso allestirà dei gazebo dove raccoglieremo le firme per un referendum sulle intercettazioni, un referendum sulla libertà di informazione e sul dovere di investigare da parte dei magistrati. Il referendum - conclude - è l'unica arma che abbiamo. Abbiamo solo due mezzi contro questo regime: o usiamo la mazza come si fece per la presa della Bastiglia, ma non possiamo e non lo dobbiamo fare, o c'è il referendum".

Caso Berlusconi. "Noi siamo contro il gossip - dice Di Pietro - ma le cose che sono uscite in queste settimane su Berlusconi non sono affatto gossip, ma fatti gravi, che riguardano omissioni, falsità e abusi. Ad esempio, usare aerei militari con top gun usati come maggiordomi per veline e menestrelli, è uso privato di cose pubbliche. Ma tutta la politica di Berlusconi è fondata su motivi giudiziari e personali. E' la grande truffa agli italiani: promette che con lui al governo staranno meglio, ma alla fine chi sta meglio sono solo lui e i suoi amici".

Alleanze. L'Italia dei Valori si alleerà mai con i centristi di Casini? "Ma che ci azzecchiamo noi con l'Udc? Niente", risponde Antonio Di Pietro. "Non è vero che alle ultime amministrative l'Udc, là dove si è alleato con il Pd, ha fatto vincere il centrosinistra - spiega Di Pietro - In realtà, dove il centrosinistra si è alleato con l'Udc ha avuto uno scarto così grande che avrebbe vinto anche senza. Più che altro, se si fanno bene i calcoli, il centro sinistra senza l'Idv non avrebbe vinto in nessun comune. Con Bruno Tabacci - conclude - dialoghiamo sull'economia, ma se mi dici con Cuffaro è fuori tempo e fuori luogo".

Congresso Pd. "Il congresso del Pd - dice Di Pietro - oltre al segretario dovrà decidere da che parte stare. La questione non è cosa vuole fare l'Idv, ma cosa vuole fare il Pd". Il leader dell'Italia dei Valori non si sbilancia su una sua preferenza in vista della nuova segreteria del Partito Democratico: "Non è una questione che riguarda noi. L'Idv è pronta a dialogare sui programmi".

(30 giugno 2009)

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