Il post elezioni europee/ dal blog di J.Saramago
"Paradoja"
di Jose Saramago
da "El Cuaderno de Saramago", oggi: 9 giugno 2009 (link)
Altre volte mi sono chiesto dove sia la sinistra, e oggi ho la risposta: da qualche parte, umiliata, contando i miseri voti raccolti e cercando spiegazioni al fatto che siano così pochi.
Quello che è diventata - in passato una delle maggiori speranze dell'umanità in grado di mobilitare i desideri appellandosi semplicemente a ciò che di meglio caratterizza la specie umana- e ha creato, nel corso del tempo, i cambiamenti sociali e gli errori stessi, proprie interne corruzioni, sempre più lontana dalle prime promesse, assomigliando sempre più agli avversari e ai nemici, come se questo fosse l’unico modo per essere accettata, fino a cadere in mere simulazioni, in cui concetti d’altre epoche sono stati utilizzati per giustificare gli atti che quegli stessi concetti avevano combattuto.
Nello scivolare progressivamente verso il centro, azione lanciata dai suoi promotori come dimostrazione d’una genialità tattica e d’una inarrestabile modernità, la sinistra sembra non aver capito che si stava avvicinando alla destra.
Se, tuttavia, fosse ancora in grado di imparare una lezione, proprio questa di vedere che la destra infine passa in testa nell’intera Europa, avrà da interrogarsi sulle cause profonde del suo essersi alienata da quelle che erano le sue naturali fonti d’influenza: i poveri, le necessità, e anche i sognatori, che continuano a confidare in quel che resta delle sue proposte.
Non è possibile votare a sinistra se la sinistra ha smesso di esistere.
Curiosamente, e ciò è il paradosso, il politico al quale il titolo di questo commento si riferisce, è precisamente quello che in questo momento presiede i destini del Paese, che da moltissimo tempo va sviluppando una politica in tutti gli aspetti imperiale e conservatrice: Barack Obama.
Ciò dà da pensare.
Un’azione politica che, come ho detto, tenta al più di salvare le strutture d'un capitalismo senza regole che è stato sul punto di divorare se stesso, ci sembra ora, quasi quasi, la realizzazione del sogno della sinistra.
Scommetto che molta gente -progressisti, socialisti, comunisti- vaghi chiedendo a se stessa: “E se Obama fosse il presidente del mio partito”?
Forse ciò che noi chiamiamo l'ironia della Storia è qualcosa così, come questa situazione… Forse è, solamente, l'importanza del fattore personale.
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La traduzione dallo spagnolo del testo di Jose Saramago, "rubato" dal suo blog, è della sottoscritta: danDapit.
Spero di averlo tradotto il più fedelmente possibile, nonostante l'ignoranza.
Ci tenevo molto a conoscere l'opinione di Saramago, e poi a anche a postarla, dopo la fatica della traduzione! :-)
(chi vuole accedere alla fonte originaria, sul blog di Saramago, può cliccare sul titolo "Pradosso", il suo link)
1 commento:
Ciao Danda,bè te devo di che anche in svizzera la situazione non è delle migliori, visto che le banche vanno male e qui ci sono solo quelle o quasi. Continuano i licenziamenti, mah vedremo come andrà a finire sta crisi.
Non bisogna mollare pero'!!!!
Ti lascio il nome X Facebook :
GIANNI DELLA SALA
oK?
Ciao Cara e a prestissimo
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